Avamposto d’arte: Studenti e artisti internazionali insieme in una mostra

In esposizione al liceo Metastasio di Scalea dal 14 al 21 gennaio

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    “Avamposto d’arte” è il titolo dato alla Giornata dedicata al dialogo artistico, che si svolgerà sabato, presso il Liceo Metastasio di Scalea. La rassegna, curata dal docente Salvatore Pepe e coordinata dai colleghi Teresa De Presbiteris e Pietro Giordano, si articolerà in tre momenti: il primo, Messaggi d’arte alle nuove generazioni, prevede la fruizione di opere di artisti della levatura di Bucci, Ceccobelli, Consigli, Diotallevi, Dominelli, Francomà, Impieri, Franceschelli, Luzzi, Molinari, Momoli, Pace, Parentela, Patruno, Pingitore, Veneziano, Rapone, Ruiu; nel secondo, Videoarte di Orazio Garofano, saranno proiettati cortometraggi sul tema del mito; il terzo, Io tra i germi del mito, ospiterà una mostra internazionale itinerante di Mail Art.

    Ampio spazio sarà dato anche all’esposizione di lavori realizzati dagli stessi studenti. Salvatore Pepe, artista prima ancora che docente, ci ha spiegato che il principale obiettivo della mostra è il coinvolgimento degli allievi del Liceo alla pratica del fare: “l’arte, dunque, come personificazione della pace e della prosperità dei popoli, la comprensione e contributo alla vita culturale, legale, economica e scientifica. L’arte come proiezione dell’importante ruolo dei suoi prodotti della creatività, quale giusto significato della tradizione della civiltà mediterranea in un lembo di terra che è avamposto della cultura europea tra il passato e il presente”.

    In qualità di docente, Pepe si sofferma a riflettere sul ruolo che la disciplina da lui insegnata ha nella scuola italiana, e afferma: “Non è civile annullare o ridurre la possibilità formativa del disegno e della storia dell’arte, come di fatto sta avvenendo, mentre, invece, andrebbe potenziata per favorire l’attenzione alla bellezza. In questo momento di crisi dei valori umani bisogna tutelare l’insegnamento delle discipline artistiche, per difendere l’importante tradizione italiana della didattica dell’arte al fine di valorizzare sempre più il nostro vastissimo patrimonio culturale, risorsa certa di nuove opportunità di sviluppo e sorgente di sani principi etici”.

    Aggiunge anche una considerazione sull’arte nel Mezzogiorno d’Italia, sui suoi limiti e punti di forza: “Il patrimonio artistico calabrese è immenso e questo rende la nostra regione molto vulnerabile. Nel secolo appena scorso molti critici militanti e artisti calabresi, sia stanziali che della diaspora, si sono distinti nella ricerca più attuale con una produzione attenta ai nuovi linguaggi visivi. Ciò ha contribuito alla nascita di numerosi musei e gallerie pubbliche e private che hanno consentito un dialogo costruttivo ed educativo nel territorio, avvicinando le nostre periferie ai grandi centri della cultura europea. Occorrono però più investimenti pubblici e bisogna entrare nell’ottica che l’arte è una risorsa per le future generazioni”. E alla domanda su cosa significhi essere artisti oggi, Pepe risponde: “L’arte è il media più importante per creare nel presente un campo d’azione e l’artista è il suo strumento. E’ un tempo per il pensiero, per dialogare con la classicità e rapportarsi con l’eternità. L’arte è sempre stato il canale più importante per i cambiamenti sociali e culturali di ogni epoca. L’arte è necessità di vita, ed è imprescindibile per l’essere umano. E’ visione, intuizione e libertà dell’essere. Le “piccole” cose dell’arte possono innescare grandi rivoluzioni e dare luogo a profonde trasformazioni”.

    Tania Paolino

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