Partorire in libertà: In arrivo il camper rosa per sensibilizzare il governatore Oliverio

Mobilitazione per garantire alle donne calabresi il diritto di scegliere il luogo di nascita dei propri figli. Zinno: "ll Presidente rispetti quanto scritto nel suo programma elettorale"

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    «Continua la nostra battaglia affinché le donne possano scegliere il luogo del parto. Il camper rosa delle madri dei Castelli Romani il 25 gennaio farà tappa alla cittadella regionale di Catanzaro per sensibilizzare il governatore Mario Oliverio, durante il convegno “Il percorso nascita nella provincia di Cosenza e Reggio Calabria”.

    L’associazione G. Rodari, insieme alle mamme laziali, chiederà al presidente della Regione Calabria di rispettare quanto scritto nel suo programma elettorale del 2014 e portare in consiglio regionale la proposta di legge (presentata dalla stessa associazione) che disciplina il diritto di scegliere il luogo del parto. Un gesto, quello delle mamme laziali in camper fino a Catanzaro, che dovrebbe indurre una riflessione e un’accelerazione dell’iter legislativo rispetto a un tema così delicato». E’ quanto afferma Monica Zinno, presidente dell’associazione Infanzia Adolescenza G. Rodari. “In Calabria decidono le mamme”.

    E’ questo il titolo di un capitolo fondamentale del programma elettorale del governatore Oliverio che in un punto specifico ne spiega bene il concetto: “Ci impegneremo per definire una proposta di legge che abbia come obiettivo prioritario quello di riconoscere normativamente la piena libertà di scelta su come partorire in Calabria. Per le nostre nonne era una consuetudine, un evento assolutamente naturale. Oggi il parto viene sempre più ospedalizzato e medicalizzato. Alla luce delle nuove conoscenze, della più diffusa consapevolezza dell’importanza della gravidanza e del momento del parto relativamente a tutti i potenziali rischi ma anche ai vantaggi di un parto naturale, dei bei risultati positivi raggiunti in altre regioni, con leggi peraltro abbastanza avanzate, è giusto che la Regione Calabria si doti di una legge”.

    Una legge che normi il parto extraospedaliero (a domicilio o in case maternità) come legittima scelta della mamma, individuando proprio in lei anche l’avente diritto ad assistenza gratuita, nella duplice modalità di erogazione di un servizio pubblico o contributo per spese di assistenza privata. E’ ormai ampiamente dimostrato, inoltre, che il ricorso a forme non ospedalizzate ed al parto nature determinerebbero un risparmio per l’intero sistema sanitario regionale.

    A schierarsi apertamente, durante la giornata, in favore della libera scelta delle donne calabresi sono: oltre all’Associazione Infanzia Adolescenza G. Rodari, il Collegio delle ostetriche di Cosenza e quello di Reggio Calabria, l’associazione Acquamarina, Human Rights in Childbirth in Italy, Ovo Italia (Osservatorio sulla Violenza Ostetrica), Innecesareo Onlus, la Goccia Magica, Città delle Mamme Frascati Chiara per i Bambini nel Mondo e Comitato Buona Nascita e il Gruppo delle mamme di sostegno (peer to peer) di Trebisacce. Dal Comitato Etico di #OVOItalia (osservatorio sulla violenza ostetrica in Italia) arriva il report di #bastatacere, che verrà consegnato per mano delle madri alle realtà locali e nazionali che saranno presenti al Congresso a Catanzaro. La raccolta firme arriva per sensibilizzare ulteriormente il governatore Oliverio su un tema così delicato e le madri Laziali avranno da raccontare del primo decreto firmato dalla Polverini, che riconosceva importante e rimborsabile la scelta del parto domiciliare e che da gennaio 2017 il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha ampliato l’offerta del decreto e che in breve tempo ha visto inaugurare la prima Casa Maternità nel cuore di Roma. Insieme vogliono richiamare l’attenzione, soprattutto in una regione come la Calabria alle prese con il problema della denatalità e l’alto tasso di tagli cesarei.

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