Asp Rogliano: Su cinquantotto dipendenti quarantotto sono coinvolti

Aggiornamento: Il procuratore capo Spagnuolo: "L'inchiesta sull'assenteismo potrebbe non essere finita qui". I nomi degli indagati 

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    Su cinquantotto dipendenti dell’Asp di Rogliano ben quarantotto sono coinvolti nell’inchiesta contro l’assenteismo culminata nelle 18 misure cautelari, così suddivisi:

    – 4 sospensioni per dodici mesi (tutti medici): Stano Carpino, 60 anni, Rosaria D’Ambrosio, 61 anni, Concetta Floccari, 60 anni, Claudio Viteritti, 57 anni

    – 14 obblighi di presentazioni alla polizia giudiziaria (alle ore 7.30 e 14.30 di ogni giorno): Antonio Acquesta, 70 anni, Domenico Andrieri, 72 anni, Antonietta Apa, 61 anni, Antonio Pasquale Ciciarelli, 64 anni, Maria Concetta Falbo, 56 anni, Vincenzo Fuoco, 50 anni, Susanna Gallo, 61 anni, Adonella Margherita Mancini, 60 anni, Oscar Marsico, 58 anni, Lucrezia Carmela Minò, 55 anni, Pasquale Mottola, 57 anni, Elio Oliveti, 65 anni, Fabio Oddo, 60 anni, Andrea Scalercio, 54 anni

    Le misure emesse dal G.i.p. del tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, su richiesta della procura della repubblica di Cosenza, nella persona del sostituto procuratore titolare del fascicolo d’indagine, Giuseppe Cava, del procuratore capo, Mario Spagnuolo e dell’procuratore aggiunto, Marisa Manzini. Nella conferenza di questa mattina il Procuratore capo Spagnuolo ha fatto intendere che altri uffici del cosentino sono nel mirino della Procura.

     

    Le indagini iniziate nel gennaio del 2015 e terminate nell’ottobre dello stesso anno, condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Rogliano, sono partite da numerose segnalazioni pervenute dai cittadini che non trovavano medici, paramedici e personale dell’Asp al loro posto negli orari di lavoro. Inoltre molte delle segnalazioni facevano riferimento al comportamento disinvolto di alcuni dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale che, anziché compiere le loro mansioni, venivano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati nelle faccende più disparate, dal fare la spesa al supermercato fino ad arrivare a spendere il tempo pagato dai contribuenti giocando alle slot machine. 6.000 ore di filmati e oltre 200 servizi di osservazione e ben 725 episodi di assenteismo documentati dai carabinieri, che hanno monitorato ogni movimento dei dipendenti. ogni giorno c’era qualcuno che si occupava di strisciare i cartellini per tutti, scattava cosi la libera uscita in paese e anche in provincia. infatti, c’era chi non si faceva scrupoli di accompagnare i figli a scuola per poi tornare tranquillamente a casa. c’era anche chi svolgeva attività nel proprio studio privato durante l’orario di servizio.

    foto Francesco Greco

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