Discarica di Celico: Il Comitato ambientale Presilano accusa l’Arpacal

“La puzza non esiste? ci prendono in giro”

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    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

    “Il 23 gennaio scorso, alcuni tecnici Arpacal, accompagnati da funzionari della Regione Calabria, hanno effettuato un sopralluogo presso la discarica di Celico. A seguito del controllo, alcuni rappresentanti del Comitato Ambientale Presilano hanno mosso delle critiche ,pubblicate nella loro pagina Facebook, sulla metodologia tecnico-scientifica con cui sarebbero state attenzionate le emissioni odorigene prodotte dall’impianto della Miga S.r.l. Qualche giorno dopo, l’Arpacal ha risposto ufficialmente ,sul suo sito, al Comitato Ambientale Presilano.

    Nel comunicato si legge testualmente che: “Successivamente alla realizzazione delle opere migliorative suindicate, completate nel 2016, il problema delle emissioni odorigene dall’impianto, grazie all’attività di controllo e segnalazione all’Autorità Regionale Competente effettuata proprio dall’Arpacal, è oggi risolto. Infatti nel controllo effettuato in data 23/01/2017 non è stato avvertito, né dai tecnici dell’Arpacal né da i funzionari della Regione, alcun odore molesto in prossimità dell’Impianto Miga S.r.l. e nel lato est della discarica, né tanto meno nel centro abitato di Rovito”.

    La risposta del Comitato Ambientale Presilano non si fa attendere : ”Siamo tutti poveri fessi noi che ogni sera e ogni mattina respiriamo i miasmi pestilenziali che provengono da questo impianto mortifero che, con la complicità di una corposa fetta di politici e burocrati locali e regionali, ha sventrato la nostra terra. A loro, ad Arpacal e ai tecnici della Regione Calabria, per certificare in modo scientifico che la puzza non esiste, è bastata una passeggiata di un’oretta in discarica e una frettolosa boccata d’aria nel centro abitato di Rovito, in un’uggiosa e fredda mattinata di gennaio. Il tutto senza strumentazioni, senza guardare alle normative di riferimento, senza avere contezza della prevalenza dei venti. Il tutto, in assenza di un piano di monitoraggio e controllo serio e in barba alla dignità di un territorio, quello di Rovito in specie, messo in ginocchio da dieci anni di emissioni nauseabonde. “Non vogliamo pensare che un’istituzione come l’Arpacal tanto preziosa possa mai trasformarsi in un organo politico e pseudo scientifico. 

    Tantomeno vorremmo mai ritenerla a servizio della parte meno buona della burocrazia e della politica regionale-concludono il comunicato- siamo stanchi di essere dileggiati e oltraggiati da chi non tutela la nostra salute e la salubrità dell’ambiente che ci circonda; da chi asseconda imprenditori borderline che, col business dei rifiuti, hanno costruito un impero; da chi devasta il territorio calabrese e mette a repentaglio la salute di migliaia di cittadini e cittadine; da chi tenta di rendere vani gli sforzi, le lacrime, il sudore e il sangue, dei calabresi che hanno una visione diversa dello sviluppo. Che lo pensano reale e condiviso, leale, equo, responsabile, rispettoso del presente e del futuro, delle generazioni odierne e di quelle che verranno.”

    Alessia Rausa

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