Ipasvi Calabria: ‘Commissioni esami infermieri presiedute da chi conosce il lavoro’

La richiesta del presidente del Coordinamento regionale Sposato in una lettera indirizzata a Oliverio, Scura e Fatarella

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    Il presidente del Coordinamento regionale dei Collegi Ipasvi Calabria, Fausto Sposato, ha scritto una lettera indirizzata al presidente della regione Calabria Maio Oliverio, al Commissario per il piano di rientro, Massimo Scura, al Direttore Generale Dipartimento tutela della salute Regione Calabria, Riccardo Fatarella e ai direttori generali dell’azienda ospedaliera, all’Asp ed all’A.u. per ciò che riguarda la commissione che dovrà essere formata per i concorsi Oss.

    “In riferimento alle procedure concorsuali per la figura dell’O.S.S. si porta a conoscenza delle SS.LL. che le commissioni non possono essere presiedute da medici e né da altri dirigenti che non siano infermieri. Questo alla luce delle normative nazionali e regionali che fanno riferimento alla stretta dipendenza fra figure di supporto all’assistenza ed i responsabili dell’assistenza generale infermieristica così come citato nel D.M. 739/94 e nella L. 42/99. Quanto sopra viene ripreso nella L.251/2000 che prevede per il dirigente dell’area infermieristica/ostetrica “..la diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni..”. Pertanto le commissioni dovrebbero essere presiedute da chi, per il proprio specifico professionale, saprebbe valutare con maggiore competenza i candidati”, scrive il presidente Sposato. A rafforzare tale concetto anche la normativa che attribuisce la direzione dei corsi OSS a personale infermieristico laureato e non ad altre figure.

    “Tale passaggio riguarda anche prove selettive per altre figure (infermieri pediatrici, infermieri, etc..) che dovrebbero essere valutate da chi, nel tempo e giuridicamente, ha acquisito competenze tali da permettergli di esprimere un giudizio oggettivo di valutazione. Riteniamo non più possibile che a giudicare gli infermieri siano altre figure che di processi assistenziali e gestione dei bisogni dei pazienti non conoscono nulla. Siamo convinti che ognuno debba fare il massimo nel proprio ambito professionale e di competenza poiché solo così potremmo ritenerci al di sopra delle parti a guardare ad un sistema meritocratico”, assicura, anche a nome degli altri presidenti provinciali. Il Coordinamento regionale dei Collegi Ipasvi della Calabria non “vuole assolutamente ingerirsi nelle attività di gestione delle aziende in indirizzo ma vuole offrire una riflessione su una tematica importante e, pertanto, si rende disponibile ad un confronto sereno e costruttivo con le SS.LL”.

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