Confcommercio. Sangalli inaugura i nuovi spazi della sede cosentina

Il presidente nazionale presente al convegno su “Italia in declino senza Mezzogiorno"

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    “Italia in declino senza Mezzogiorno. Infrastrutture, turismo e cultura per tornare a crescere”, è il titolo dell’incontro organizzato dalla Confcommercio Cosenza.

    Tra i relatori il presidente Klaus Algieri, il direttore ed il vice presidente della Regione Calabria Antonio Viscomi e ospite d’onore il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli.

    Un incontro in cui sono stati analizzate le carenze strutturali e i punti di forza di un territorio che ha tutte le potenzialità per uscire fuori dalla crisi. Un territorio che ha bisogno di un nuovo patto tra imprenditori, cittadini e istituzioni sotto il segno della responsabilità e della condivisione di idee, contenuti e obiettivi.

    “Nel Sud – ha detto Sangalli – bisognerebbe utilizzare meglio i fondi strutturali europei spendendo bene le risorse, concentrandole sul turismo e migliorando l’accessibilità dei territori. In poche parole: più turismo e più infrastrutture per la crescita e per il futuro del Mezzogiorno, e quindi dell’intero Paese”.

    Secondo il presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algeri, “innovazione, responsabilità, collaborazione, legalità. Sono queste le parole che devono comparire in primo piano nel vocabolario economico e sociale del Sud. La ricchezza del Mezzogiorno è il suo grande patrimonio culturale e naturalistico. In Calabria lo sappiamo bene: dagli Scavi di Sibari ai Bronzi di Riace. Bellezza, storia, cultura, turismo fanno parte del nostro Dna. La Confcommercio ha sempre promosso il dialogo e lavorato affinché tutti gli attori istituzionali ed economici potessero viaggiare insieme. In Calabria è necessario fare sistema. Occorre un patto tra imprese, istituzioni e cittadini. Ma le imprese hanno bisogno di fiducia e infrastrutture migliori. E di una tassazione più umana. Confcommercio Cosenza è al fianco del presidente Sangalli nella sua battaglia per la diminuzione dell’Irpef e contro l’aumento dell’Iva”.

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