Il garante per l’Infanzia interviene a favore del bambino cardiopatico bisognoso di cure

Dopo la segnalazione de “Le mamme di Gaia” Marziale "raccomanda" ’intervento del Polo di Serra Spiga. Le riflessioni di Debora Cilio

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    E’ arrivato l’interessamento di Antonio Marziale dopo la mail inviata all’ufficio del Garante per l’Infanzia da parte di Debora Cilio, portavoce de “Le Mamme di Gaia”, con cui si segnalava il caso di un bambino di 35 mesi affetto da sindrome di down, gravemente cardiopatico, in carico presso il centro di Serraspiga il quale non riesce ad accedere ad un programma di riabilitazione neuropsicomotoria.

    Per il Garante della Calabria: “Tale situazione è di evidente pregiudizio per il minore necessitando lo stesso di tempestivi interventi riabilitativi pertanto raccomanda che venga garantita l’assoluta priorità alla sicurezza dei minori, in quanto titolari di diritti umani che dovrebbero essere sempre adeguatamente protetti e, di conseguenza, invita le Autorità e le Istituzioni compententi ad adottare con cortese sollecitudine, ciascuno secondo le proprie competenze, ogni atto necessario ad assicurare al minore il diritto all’accesso al progetto riabilitativo neuropsicomotorio”.

    “ Siamo felici del suo intervento a favore del bimbo – ha dichiarato Debora Cilio, portavoce de “ Le mamme di Gaia – a cui facciamo riferimento nella mail, ma il suo è il caso più eclatante del purgatorio a cui sono costretti i genitori con figli in lista d’attesa. Ovviamente – continua la portavoce del movimento ci riserviamo di segnalare ulteriori casi qualora i genitori vogliano. Bisogna inoltre che – prosegue Debora Cilio – chi può si carichi della responsabilità di prendere atto della situazione generale e di un intervento il più veloce possibile. “E’ importante – sottolinea la portavoce Cilio – che il garante abbia comunque sottolineato l’aspetto cruciale della terapia neuropsicomotoria. L’aver sottolineata la ratio dell’approccio riabilitativo di neuropsicomotricità rafforza la nostra convinzione che la battaglia che stiamo affrontando affonda le sue radici in un sacrosanto diritto riconosciuto a tutti i bambini. Ovviamente non potevamo aspettarci che il Garante potesse prendere impegni per la risoluzione del nostro problema, che sappiamo dipende da altre sedi. Il nostro scopo era quello di dare forza alla nostra battaglia di civiltà anche attraverso la presa di coscienza di ogni istituzione coinvolta. E ci siamo riusciti. Ringraziamo pubblicamente il Garante Antonio Marziale.”

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