Scuolabus per Antonio Maria, l’Amaco non ha un mezzo idoneo

Ce lo racconta ancora una volta la madre Rosita

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    “Sono affranta e mi chiedo: come può, la nostra politica tutta, affermare di essere in grado di risolvere varie problematiche di migliaia di cittadini, se non riesce a risolvere una semplice questione, e dico una, riguardante un’unica persona?”. Rosita Terranova ci fa partecipi nuovamente dell’ennesima disavventura con le istituzioni pubbliche. Finalmente, dopo due anni di richieste, questa mattina si sono recati a casa sua due dipendenti Amaco, il servizio trasporto pubblico di Cosenza, per verifica dove far arrivare lo scuolabus adatto al piccolo Antonio Maria.

    Giunti sul posto, però, si sono resi conto di non avere un mezzo idoneo, in quanto quello a disposizione è troppo ingombrante per poter sostare in attesa che madre e figlio scendano da casa. Inoltre, nelle giornate di pioggia, lo stesso mezzo non potrebbe scendere nel garage dove attendere il bambino, garage ovviamente coperto, messo a disposizione dai condomini.

    La beffa è questa: anche trovando un mezzo idoneo, in pochi giorni ormai dalla chiusura della scuola non si farebbe in tempo a ordinare gli ausili posturali, che consentirebbero di farlo viaggiare in piena sicurezza e con la massima protezione. Su questa storia, che si commenta da sé, sono sorte numerose polemiche, alcune davvero cattive nei confronti di Rosita, accusata di essere testarda, incontentabile, esibizionista. Sfidiamo chiunque nella sua stessa situazione: la prima volta in cui ha richiesto uno scuolabus adatto al figlio risale al 2015; il bambino non ha potuto frequentare la scuola; la madre deve difendersi dall’accusa di non avercelo mandato; periodicamente deve recarsi per i consueti controlli a Roma; si deve occupare di lui 24 ore su 24.

    Non sta elemosinando né chiedendo un privilegio. Sta reclamando un diritto, per suo figlio e per tutti quelli che sono nelle sue condizioni. Rosita non è una “rompiscatole”, è un madre che non si arrende e combatte la sua battaglia quotidiana contro un territorio che non è pronto ancora a tutelare e difendere i suoi cittadini più deboli.

    (immagine di repertorio)

    Tania Paolino

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