Loizzo: ‘Rossi ha ragione, cambiare la giunta non serve, è la consiliatura che non funziona’

Manna cambia la giunta, presumibilmente per escludere Ncd e aprire a parte del Pd? Arrivano subito le bacchettate.

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    La prima è di Franco Rossi, assessore regionale all’Urbanistica ed ex assessore di Rende. Subito dopo è intervenuto sull’argomento Cesare Loizzo, coordinatore regionale di Labdem e, anche lui, ex assessore di Rende. «Concordo in pieno con la dichiarazione di Rossi: gli equilibri politici dell’area urbana si sono alterati a danno di Rende, che vive ora una situazione di subalternità rispetto a Cosenza, che non fa bene ai rendesi ma neppure al capoluogo». Fin qui, l’incipit della nota di Loizzo, che prosegue con toni al vetriolo. «Le responsabilità di questa situazione non sono “astratte” e imputabili alla “crisi”, che, da concetto economico sembra diventata una foglia di fico, ma politiche e concrete, frutto di scelte specifiche riconducibili a soggetti ben individuati, che ora devono, giustamente, assumersi le proprie responsabilità». «Rende è letteralmente scomparsa dal dibattito politico e pesa poco o niente nei tavoli che contano, a dispetto del suo peso produttivo e della sua tradizione culturale. Con Rossi ho condiviso l’esperienza di amministratore della mia città, di cui continuo a tenere il polso. Pertanto, registro che il paragone tra il “prima” e il “dopo” è letteralmente mortificante per la nostra città». Logica la conclusione del coordinatore di Labdem: «Cambiare la giunta non serve, perché è evidente che l’attuale consiliatura è nata male e si è sviluppata peggio. In queste condizioni l’amministrazione Manna non è in grado né di partecipare adeguatamente ai processi di conurbazione necessari per la creazione di un’area urbana efficiente né di fare gli interessi di Rende. Da un’area urbana costruita sulla debolezza di Rende non può derivare nulla di buono per nessuno dei suoi abitanti. Ribadisco che nella nostra visione politica la conurbazione tra le due rive del Campagnano deve costituire un punto di riferimento per un’area vasta, che guardi alla Valle del Crati e faccia da ponte verso la costa jonica. Dalla costituzione di quest’area, dotata di un potenziale di 260mila abitanti e collocata in un’importante posizione geografica, dipende lo sviluppo futuro della Calabria». Infine, la stoccata: «Ma per partecipare a un processo così ambizioso occorre una visione politica forte, di cui l’amministrazione Manna ha dimostrato di essere priva. Questi a cui stiamo assistendo non sono incidenti di percorso né crisi passeggere. Sono i sintomi di un vizio d’origine che riemergono a ogni congiuntura. È tempo che il sindaco ne prenda atto e stacchi la spina, prima che i danni diventino irreversibili».

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