Presentato oggi il Piano Strutturale Comunale

All’appello tutti gli ordini professionali. Occhiuto: “E' un piano d'attacco”

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    “Questo è un piano non di difesa, ma d’attacco”. Così il sindaco Mario Occhiuto ha definito il Piano Strutturale Comunale, presentato nel pomeriggio di oggi a palazzo dei Bruzi, per iniziativa dell’assessore alla pianificazione urbana e alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro, ai rappresentanti degli ordini professionali ma anche ai rappresentanti della sezione cosentina dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) seguendo la buona prassi della cosìddetta urbanistica partecipata, per un coinvolgimento diretto dei professionisti e delle imprese nella discussione sul PSC, prima della definitiva adozione dello strumento urbanistico in Consiglio comunale, fissata nella seduta del prossimo 26 giugno. Nel suo intervento, il sindaco Occhiuto ha elencato i tre punti essenziali su cui si fonda il nuovo PSC: la qualità della vita, la creazione di lavoro ed occupazione, la centralità del progetto. “In Calabria – ha detto Mario Occhiuto – credo che Cosenza sia la prima città capoluogo ad adottare un PSC che ha questa formula nuova e questa capacità di innovazione del territorio. Abbiamo puntato molto su un Piano di rigenerazione urbana e di riqualificazione degli spazi e di recupero del centro storico. Un Piano che è incentrato soprattutto su due obiettivi: disegnare una città con dei servizi di qualità e creare nuove opportunità occupazionali e di lavoro. Quindi una città con più servizi qualificati e una città più vivibile da un punto di vista della qualità della vita e con più opportunità di lavoro”. Obiettivi che Occhiuto dice di voler raggiungere “non con l’urbanistica degli anni passati, che è stata un’urbanistica legata a scelte di tipo speculativo. Oggi le città già esistono. Dobbiamo, perciò, riqualificarle, renderle più vivibili e competitive nelle aree e nel territorio”. “Quello su cui dobbiamo insistere – ha detto ancora Occhiuto nel suo intervento – è la competitività del territorio che aumenta se diventa più vivibile, più capace di attrarre ricchezza e occupazione per i giovani, altrimenti le persone vanno via. Il nuovo PSC è un Piano incentrato sui programmi e sui progetti che abbiamo per la città. Si passa da un Piano Regolatore generico ad un Piano per progetti: quelli per rendere più attrattivo il centro storico l’ovovia, il Museo di Alarico), i progetti sulle periferie (Vaglio Lise e l’ultimo lotto di via Popilia) lo Stadio con la città dello sport, la riqualifcazione di Gergeri, con il Ponte di Calatrava e il Planetario. L’intento è quello di rendere questa città più ricca di opportunità di lavoro per i giovani e di renderla più vivibile con le opere che riguardano la riqualificazione degli spazi, il Parco urbano verde, con percorsi percettivi o sensoriali e percorsi benessere, che ne faranno l’unico polmone verde nel cuore della città ed uno dei Parchi più importanti del Centro Sud Italia. Sono tutte opere che faranno diventare la nostra città, fra qualche anno, una città veramente attrattiva”. L’incontro di oggi era stato introdotto dall’Assessore Michelangelo Spataro che non ha nascosto la sua personale soddisfazione per la conclusione di un percorso durato quasi 8 anni e che dota la città di un nuovo strumento urbanistico dopo 42 anni. “Una data storica – l’ha definita Spataro – che ridisegna il futuro della città apportando nuove risorse. L’Amministrazione comunale – ha aggiunto l’Assessore Spataro – ha perseguito questo obiettivo con tenacia e determinazione”.

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