Opera d’arte di Salvator Gaudenti al Comune di Cosenza

Per iniziativa dell’assessore Spataro. Consegna martedì, ore 10, Salone di rappresentanza

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    Martedì 27 giugno 2017, per iniziativa dell’ assessore Michelangelo Spataro che ha colto lo spirito dell’iniziativa e la sensibilità dell’artista Salvator Gaudenti in merito alla tutela dell’infanzia, sarà consegnata alla città di Cosenza e al Sindaco Mario Occhiuto una tela dal titolo Via Crucis kids. L’avvenimento si svolgerà nel salone di rappresentanza alle ore 10.

    Seguono note biografiche:

    Salvator Gaudenti artista e pittore argentino ma di chiare origini italiane calabresi, cresce e matura in Argentina la sua esistenza di uomo e di artista. Poliedrico fin da piccolo frequenta la scuola d’arte ma la interrompe per un altro grande amore il calcio che pratica in squadre famose argentine appunto, fino ad approdare in Europa. Ballerini di tango, il ballo per antonomasia della passione, del calore, del dialogo intimo col partner, campeggiano nella produzione artistica del maestro Salvador Gaudenti. Tutto intorno ai due tangheri, sulle tele trattate con una tecnica del collage con articoli di giornali applicati, vivono i luoghi e gli spazi di Buenos Aires e l’anima di quella Argentina degli anni 70 di quel dolore e di quei giorni tragici quando la libertà era un ballo tragico troppo spesso concluso con violenze e sparizioni. Gaudenti impregnato di quel senso di smarrimento e di azioni volte a strappare le identità di uomini semplici ed intellettuali trova nel tango un riappropriarsi della identità di una intera nazione.

    Lui argentino di nascita ma italiano d’origine tra pennellate forti e colori passionali non nasconde mai il binomio di attaccamento alla cultura italiana e appartenenza allo spirito argentino che gli regala una doppia sensibilità una doppia anima. Genitori italiani, cresciuto nella polvere di Buenos Aires calciatore per professione artista per natura ed indole. Oggi sceglie di donare all’Amministrazione comunale di Cosenza dopo averne donati altri addirittura a Papa Francesco che lo espone orgogliosamente nella sua stanza nella residenza a Santa Marta, e all’ ambasciata argentina a Roma dedicato agli emigranti, un suo quadro che non vede tangheri in primo piano ma una bambina, una qualunque bambina a cui guerre atroci impediscono il sogno, la speranza addirittura la vita stessa.

    Sulla tela è palese il riferimento alla Siria, ma la Siria è solo un nome che contiene e rappresenta una infinità di situazioni belliche diffuse oggi su questo pianeta. L’infanzia negata, lo stupore naturale di questi anni, che diventa terrore, i sogni offuscati dalla paura, sono contenuti nella scritta che rappresenta il dolore protratto per eccellenza “Via Crucis”. Come quel Cristo innocente patisce e soccombe, così anime innocenti, non possono che percorrere quella strada del dolore. L’arte quindi che può e deve veicolare messaggi, un dono vuole essere quello di un artista in cui scorre sangue di questa terra anche essa piena di sole e passione proprio come quel l’Argentina lontana dove molti calabresi vivono e non dimenticano le radici ma le fondono con il paese che molti anni fa li accolse nel periodo della emigrazione economica.

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