Caro Tasse. Caruso (Rèf): “La Regione ci ha abbandonati”

“Il nuovo bando condanna gli studenti. Vergognoso il silenzio della Roccisano, si dimetta”

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    Si è discussa ieri, in una seduta straordinaria del Consiglio degli Studenti, la bozza del Bando Tasse e Contributi 2017/2018 dell’Università della Calabria. Questo vede l’avvicendamento delle nuove misure previste dalla Legge di Stabilità 2016, che prevede una No Tax Area per studenti con reddito inferiore a 13mila euro ed una forte decontribuzione nella fascia tra 13mila e 30mila euro.

    L’Unical ha deciso di estendere la no tax area fino a 15mila euro, decisione accolta positivamente dal CdS. Tuttavia, logicamente occorre porre rimedio al mancato gettito di questa fascia di utenti ed il Consiglio è d’accordo nel dire che questo provvedimento non possa gravare interamente sulle famiglie degli iscritti, che non possono essere le sole ad assicurare il Diritto allo Studio alle fasce di reddito protette. “

    A tal proposito – scrive Nicola Caruso, Senatore Accademico in quota Rinnovamento è Futuro e rappresentante Unical al Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Calabresi – occorrerebbe ricordare a Mario Oliverio e Federica Roccisano che hanno ricevuto un mandato dai calabresi per governare questa Regione. Questo significa anche assicurare il sacrosanto Diritto allo Studio a tutti i giovani calabresi, con più fatti e meno promesse. È da Febbraio che si susseguono i nostri appelli sulla stampa, al fine di inaugurare una fase di dialogo e confronto con le istituzioni regionali, ma nessuno ci ha mai degnati di una risposta. Per questo, mi ritrovo a richiedere ancora una volta le dimissioni della stessa Roccisano, che ha dimostrato la sua incapacità nel porsi interlocutrice dei quasi quarantamila studenti calabresi. Ora ci ritroviamo dinnanzi ad una situazione che andiamo predicando da mesi: dopo i rincari insostenibili di quest’anno, in osservanza della Legge di Stabilità, gli Studenti fuori dalla no tax area verranno ulteriormente vessati, per assicurare le prestazioni agevolate alle fasce reddituali protette. Non siamo disposti a sacrificare provvedimenti giusti ed equi, come quelli messi in campo per i meno abbienti, ma allo stesso tempo non vogliamo che tutti gli altri vengano messi nelle condizioni di non riuscire a sostenere tasse salatissime.

    Non bisogna dimenticare che l’indicatore ISEE, a nostro modesto parere (e non solo), è un indice poco attendibile della reale situazione economica. Il Magnifico Rettore, troppo occupato a sbandierare i risultati di indagini poco attendibili (che ci vedono ai primi posti, seppur indietro rispetto agli altri anni), non si rende conto che l’Unical è una bomba sociale ad orologeria: la situazione è quella tipica della “guerra fra poveri”, con i beneficiari di borse di Studio sotto attacco dei restanti Studenti, che riescono sempre meno a tollerare il carico fiscale universitario. Agli Studenti va il mio appello a rimanere solidali e ragionevoli, perché la guerra non va fatta tra noi, ma a questa Regione che ha smesso di investire nel Diritto allo Studio e nell’Istruzione, lasciando che fossero gli stessi Universitari, con le loro solo forze, a mantenere vivi gli Atenei.

    Su Oliverio, Roccisano e questa compagine governativa regionale c’è davvero poco da dire, se non un invito a vergognarsi per come stanno mortificando ed uccidendo il sistema universitario regionale. Al Magnifico Rettore Crisci – conclude Caruso – ricordo le parole di Winston Churchill, il quale disse che “una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”: la “nazione Unical” è una barca che sta affondando per l’incapacità di questa Governance di pretendere quello che le spetta dalle Istituzioni, a cui riesce ad essere solo servile. Perché questa sudditanza?”.

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