Movida a Rende. ‘In questo modo svuoteremo la città’

‘Rende Protagonista’ su ordinanza del sindaco Manna

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    Gli esercenti non l’hanno presa bene e in molti hanno esternato il proprio disappunto anche in maniera pesante sui social media: così ci fanno chiudere, ha scritto il titolare di un bar piuttosto famoso in città.

    L’ordinanza con cui il sindaco di Rende Marcello Manna ha regolamentato l’attività notturna degli esercizi commerciali e di ristorazione per l’estate che inizia ad entrare nel vivo, ha fatto storcere il naso agli addetti ai lavori. I limiti, in effetti, non sono leggeri: massimo mezzanotte e, nel week end, l’una del mattino, volumi contenuti, e divieto di attività ludiche (balli) all’aperto. I cittadini contro gli esercenti?

    Proprio no o non del tutto: l’associazione civica ‘Rende Protagonista’, costituita da cittadini di Rende che si sono impegnati in attività pubbliche a tutela del decoro urbano (ad esempio, le pulizie del parco Robinson e del parco fluviale dell’Emoli), ha preso una posizione pro movida. «Sembra quasi che vogliano svuotare Rende», dice Pasquale Valente, attivista dell’associazione civica.

    «Per carità», prosegue, «l’ordine pubblico e la vivibilità sono dei valori importanti e noi siamo in prima fila a difenderli, ma vorrei che fosse chiaro che una cosa è l’ordine di una città viva, a cui le istituzioni devono provvedere non solo con limiti e divieti – in questo caso sono eccessivi – e un’altra è l’ordine dei cimiteri, al quale, a nostro parere, si è ispirato il sindaco quando ha emesso l’ordinanza».

    Uno dei punti forti di Rende è, spiega ancora Valente, «il suo terziario, dinamico e moderno, che ha creato un’economia vivace, grazie ad attività alla portata di tutti, degli studenti come delle famiglie e dei professionisti. Per questo la nostra città ha avuto una movida vivibile e pulita e non capiamo davvero il perché di queste misure drastiche».

    Da ciò al sospetto il passo è breve: «Si parla tanto di area urbana e di città unica, ma a me pare che sulla regolamentazione delle attività estive non ci sia omogeneità tra Cosenza e Rende: infatti, mentre il capoluogo trabocca di attività e locali, che restano aperti fino a tarda ora, la nostra città langue.

    La mancanza di una programmazione coordinata tra le due città mi fa pensare che l’attuale amministrazione voglia avvantaggiare la Cosenza by night a scapito di Rende. Mi chiedo se su questo punto sia d’accordo anche il portavoce del sindaco, noto frequentatore dei locali cosentini».

    Ovviamente, precisa Valente, «non è una questione di campanilismo, ma di buon senso e di equità: i nostri ragazzi per passare una serata in compagnia devono spostarsi, la città si sta svuotando e, di questo passo, si correrà il rischio di veder calare molte altre saracinesche.

    Per questo, credo che l’ordinanza di Manna, col suo rigorismo, sia l’ennesima e non meritata mazzata ai commercianti già provati dalla crisi e alle prese con un regime fiscale non leggero: se anche Occhiuto fosse stato così drastico, pazienza, ma il fatto che il giro di vite sia solo di Manna fa pensare». Dietrologi quel che basta, i militanti di ‘Rende Protagonista’ hanno lanciato il loro affondo. Arriverà una risposta?

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