Scalea, Viabilità = Vivibilità

Ma le strade a senso unico lo sono anche per le biciclette?

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    Come se non bastassero i tir che attraversano la variante SS18 dall’imbrunire all’alba da Tortora a Falerna (ma esistono divieti solo diurni?), le autovetture che svoltano senza mettere la freccia (ci sono auto che non hanno i segnalatori in dotazione?), le rotatorie dove la precedenza è un “fai-da-te”, gli imbuti, i parcheggi selvaggi nei pressi degli incroci, eccetera, se si percorre una strada a senso unico ci si imbatte in decine e decine di biciclette che circolano contromano! Il Codice della Strada è sempre quello, non ci sono state sostanziali modifiche, se c’è un senso unico in una strada urbana c’è per gli autocarri (dove consentito), per le autovetture, per i motocicli e anche per le biciclette! Scalea ha sempre importato prontamente cattive abitudini che vengono da fuori, facendole proprie! Siamo perfettamente a conoscenza che il Comune di Scalea ha difficoltà a gestire i vigili della Polizia Locale per carenze d’organico e altri motivi e che nel pieno dell’estate ci vorrebbero degli ausiliari del traffico, ma la situazione economica e finanziaria di questo e di altri Comuni non consente incrementi di spesa sui capitoli del personale, quindi…bisogna innalzare il livello del buonsenso e dell’educazione, stradale e non. Al riguardo è utile ricordare che “la bicicletta è un veicolo” e che pertanto, laddove in una strada (a senso unico) si consenta la circolazione nell’altro senso ad un particolare mezzo, la strada risulta comunque a due sensi, sebbene uno di essi sia riservato ad una sola categoria di veicoli (in tal caso le biciclette). Sulla questione il ministero dei Trasporti ha di recente espresso solamente un parere favorevole (n. 6234 del 21 dicembre 2011) alla circolazione in bicicletta nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico, ma a patto che i Comuni: a) autorizzino la circolazione delle bici nei due sensi di marcia; b) su strade larghe almeno 4,25 metri; c) in aree con limite di 30 km/h, nelle Zone a traffico limitato; d) in assenza di traffico pesante (fattori che devono esistere contestualmente). Non si tratta quindi di una modifica al Codice della Strada che possa autorizzare la circolazione indiscriminata contromano delle biciclette. Per liberalizzare la circolazione delle biciclette in molte strade urbane che non possiedono le misure minime prescritte oggi (2.50 metri per ciascun senso di marcia) si è ricorsi alla soluzione del doppio senso limitato, cioè un senso unico per veicoli a motore e un doppio senso per le bici. Su entrambi i sensi di marcia dovrà però esserci il segnale di doppio senso di circolazione, con un pannello integrativo rettangolare per specificare che il transito in un senso vale esclusivamente per le bici. Inoltre, non dovrebbe essere consentita la sosta sul lato percorso dai velocipedi, mentre per terra (segnaletica orizzontale) non dovranno comparire le strisce longitudinali. Si tratta, in sostanza, di una soluzione compatibile con l’assetto strutturale urbano e atta a facilitare la circolazione di biciclette, in strade che non possiedono sufficiente spazio per far passare due veicoli affiancati.

    di Letterio Licordari, giornalista, ex consigliere comunale di Scalea e dirigente regionale di Risorgimento Socialista

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