Turismo rurale. Completate a Cetraro cinque strutture residenziali

Lo rende noto il vicesindaco Fabio Angilica che ha incontrato i responsabili della società inglese che le ha realizzate

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    Il vicesindaco di Cetraro, Fabio Angilica  ha reso noto che sono ormai completate alcune strutture residenziali, ubicate in zone rurali cittadine, destinate a una clientela internazionale.

    “Nei giorni scorsi – ha, infatti, dichiarato Angilica, in una breve nota – nella stanza del sindaco, abbiamo incontrato l’ingegnere Eduardo Giordanelli, l’ingegnere Ferraro e il responsabile della società inglese che ha ormai completato le cinque ville in località “Caparrua” destinate ad una clientela internazionale che ha già mostrato interesse verso la nostra comunità”.

    “Quello che ha spinto di più a investire a Cetraro – ha, poi, sottolineato Angilica, con un certo orgoglio, facendo riferimento alle numerose attrattive turistiche offerte dalla città di Cetraro – è stata la presenza di un porto turistico attrezzato,  del campo da golf del San Michele e di un centro storico fortemente caratterizzato da una architettura tipica dei borghi marinari del Sud Italia. L’occasione è stata utile per parlare dello sviluppo in chiave turistica della città e, soprattutto, per relazionarci con imprenditori che hanno già dimostrato con i fatti di voler investire nella nostra comunità, realizzando strutture ricettive di assoluto pregio e qualità architettonica. Vedremo quali sorprese il futuro ci riserva”.

    Da sottolineare, inoltre, che in un convegno svoltosi nei mesi scorsi proprio a Cetraro, incentrato sulla necessità di ridisegnare un nuovo modello di sviluppo turistico sostenibile nel nostro territorio, nel suo intervento durante il convegno “Fare e comunicare turismo. Verso un disegno consapevole di crescita turistica della Calabria”, il professore Tullio Romita, docente del corso di laurea magistrale in “Valorizzazione dei sistemi turistico-culturali” dell’Unical, aveva offerto numerosi spunti di riflessione e di analisi sull’interessante tematica.

    “La mobilità territoriale è una caratteristica distintiva della società in cui viviamo – aveva, infatti, sottolineato – un fenomeno che ha particolarmente segnato la modernità, ma che con la postmodernità ha assunto caratteri e dimensioni significativi. La mobilità territoriale di origine turistica è in continuo aumento in tutto il globo e ancora oggi vede il predominio dei Paesi europei negli arrivi turistici. Ciò si è reso possibile poiché negli ultimi decenni sono cambiate molte cose nel turismo”. “

    Il contesto turistico contemporaneo – aveva aggiunto il professor Romita – è caratterizzato da forte crescita della competizione internazionale, forte sviluppo di Internet, esplosione del fenomeno “Low Cost”, modifiche dei comportamenti di consumo della domanda turistica mondiale, rilevante e diffusa presenza di turismo residenziale. In tale contesto, la Calabria, nonostante la nota elevata disponibilità di risorse naturali e culturali, non è mai riuscita a decollare compiutamente, e ciò è dovuto a: limitata internazionalizzazione (pochi stranieri); forte stagionalità dei flussi turistici; assenza di politiche di rinnovamento delle destinazioni turistiche: declino delle destinazioni turistiche convenzionali; stagnazione delle destinazioni turistiche del turismo residenziale; eccessivo carico antropico stagionale; offerta monoprodotto (turismo di vacanza); scarsa professionalizzazione del comparto turistico; eccessivo degrado paesaggistico delle coste; problemi di collegamenti e infrastrutture; intempestivo rinnovamento e adeguamento dell’offerta (destinazione e servizi) alle trasformazioni della domanda (turismo come fenomeno sociale); sostanziale assenza nelle amministrazioni pubbliche locali di tecnici ed esperti di turismo; rilevante e diffusa presenza di turismo residenziale auto-organizzato; diffusa presenza di rendita turistica parassitaria; azioni pubbliche promo-pubblicitarie generiche (e talvolta inutili); poco diffusa ed efficiente digitalizzazione del turismo”.

    Pertanto, secondo il professor Tullio Romita “Tenendo presenti le problematiche attuali e le prospettive e tendenze future del turismo, appare utile pensare a ridisegnare lo sviluppo turistico della regione ispirandosi ad alcuni principi di base, utili per la predisposizione di un modello di sviluppo turistico della Calabria dinamico, innovativo e sostenibile, con obiettivi e risultati misurabili e verificabili nel tempo, che parte consapevolmente, rinnovandolo ed organizzandolo, dal patrimonio di aree turistiche disponibili”.

     

                                                                                                                                         Clelia Rovale

                                                                                                  

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