Sanità. Le accuse rivolte dell’Associazione dirigenti medici alla gestione Scura

Oggi la riunione degli stati generali della Sanità, con molte assenze già annunciate

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    LA MANCATA CONCERTAZIONE

    “Non possiamo non evidenziare, con rammarico, che in tale periodo, Lei ha adottato “inaudita altera parte” numerosi Decreti, molti dei quali avrebbero imposto, se non la concertazione, almeno la consultazione o l’informazione preventiva ovvero quella successiva, che non si nega a nessuno. Tra i decreti adottati vi è il “famigerato” DCA 50 (di cui non si conosce ancora il contenuto, alla faccia della trasparenza!), poi “abortito”, sino ai suoi epigoni, DD.CC.AA. 111,112,113, di cui ora Lei vorrebbe discutere l’applicazione”

    LA DENIGRAZIONE DEI SINDACATI

    Intendiamo stigmatizzare che nel biennio di “fermo relazionale”, Lei ha rilasciato a iosa interviste a testate web e cartacee, in cui è emersa una sistematica denigrazione ed irrisione dei Sindacati Medici. Tra i diversi casi, ne citiamo tre particolarmente eclatanti:  

    LA CREAZIONE DI STRUTTURE AD HOC ALLA MATER DOMINI DI CATANZARO

    Ha parlato, a sproposito, di sindacalisti interessati solo a primariati e poltrone, salvo, poi, licenziare Atti Aziendali, contenenti evidenti trasgressioni a Linee guida e reti ospedaliere (dca 64), da Lei approvati, con l’invenzione di Strutture vedi s.c. Igiene Clinica alla A.O.U Mater Domini, o s.s. Prevenzione del Glaucoma, all’ ASP CS. Ha sparlato di sindacalisti “alleati” di “imboscati e furbetti”, salvo denunciare solo mediaticamente (e non anche formalmente come richiesto dalla sua qualifica di Pubblico Ufficiale) “l’assenteismo” semestrale del dottor. Urbani, omettendo di rispondere alle nostre domande sull’eventuale retribuzione del sub commissario durante la sua vacatio fisica e/o funzionale.

    IL DCA 50 E LA VICENDA DELL’ASP DI COSENZA

    Ha invocato il sostegno dei Sindacati nella querelle sulla mancata pubblicazione del DCA 50, quale paladino dell’applicazione della Legge 161/14 sull’orario di lavoro, ma non si è attivato perlomeno a chiedere lumi sulla vicenda del Collega dell’ ASP di Cosenza, il quale – dopo mesi di turni massacranti, e 36 ore ininterrotte di servizio – sol perché ha allertato – a tutela della propria ed altrui incolumità – il Sindaco ed il Comandante della Stazione dei CC, è stato sbattuto all’Ufficio Procedimenti Disciplinari per “lesa maestà ” del Management Aziendale! La carenza di risorse umane presente in tutti gli Ospedali Calabresi già da anni, si è accentuata per il pensionamento di numerosi colleghi e la turnazione da neoschiavismo nel periodo feriale estivo. I medici rimasti in trincea sono stati sottoposti a turni stressanti di lavoro, con decine di riposi settimanali e giorni di ferie non godute, per garantire la continuità assistenziale, in spregio della normativa europea. Tutto ciò nel totale silenzio dei Management Aziendali a fronte delle nostre puntuali comunicazioni circa le criticità nelle varie UU.OO.

    LE SEGNALAZIONI DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO DI REGGIO CALABRIA

    Le rappresentiamo, anche se Lei dovrebbe esserne a conoscenza, la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria per violazione alla legge 66/2003 e s.m.i all’Ospedale di Gioia Tauro ; la sospensione dei ricoveri ed, in alcuni casi, la chiusura di UU.OO. di degenza basilari (Ortopedia e Traumatologia) negli Ospedali di Locri e Melito Porto Salvo, sempre per carenza di risorse umane. Come emerso dalle recenti cronache estive, ciò ha messo a repentaglio la convivenza sociale tra operatori sanitari e tra questi il cittadino/utente, e pregiudicato persino l’ordine pubblico.

    IL MOTIVO DELL’ASSENZA DAL TAVOLO

    Eppure Lei, nei suoi tour (evidentemente ad uso e consumo dei media!) negli ospedali Regionali, si era impegnato con le Direzioni Sanitarie e con i Direttori delle UU.OO. a risolvere tale problematica. Promesse da marinaio. Non è più credibile, Ingegnere!!! Farebbe bene a dimettersi!!! Comprendiamo bene, Ingegnere, che il timing pre – elettorale induce i suoi Referenti – gli unici cui deve dar conto, sono parole sue – a suggerirLe approcci soft ed operazioni “simpatia”, con maldestri tentativi di facciata di porre fine al “fermo relazionale”. Tuttavia riteniamo che la tardiva e strumentale richiesta di incontro da parte di una Struttura inadeguata nell’attività (come peraltro notificatoLe dal Tavolo Interministeriale di monitoraggio e Verifica, cd “Adduce”) ed irriguardosa nelle relazioni sindacali, non possa trovare adesione alcuna

    g.z

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