‘La discarica di Celico deve rimanere chiusa!’

Scade domani l’ordinanza che inibisce il conferimento dei rifiuti. Questa sera assemblea pubblica, dalle ore 21.30, sotto il ponte a Celico

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    “Domani a mezzanotte decade l’ordinanza di inibizione dei conferimenti presso l’impianto della Mi.ga srl, decisa dalla regione Calabria in concerto con i sindaci della Presila e con il Comitato ambientale presilano. Lo scopo era quello di permettere ad un pool tecnico-legale di effettuare analisi, controlli e monitoraggi da integrare alla deficitaria valutazione di impatto ambientale redatta allo scopo di ottenere tutte le autorizzazioni a devastare un intero territorio e le sue comunità. Al contrario di quanto diffuso da un quotidiano locale, aspettiamo nella giornata odierna il rinnovo per ulteriori novanta giorni della sospensione dei conferimenti, come promesso dal Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e come già ufficialmente richiesto in un documento tecnico e politico inoltrato al governatore stesso”.

    Si legge in un comunicato inviato dal Comitato ambientale presilano.

    “Qualora quanto promesso non dovesse avvenire, com’é sempre accaduto, ci determineremo di conseguenza. Cosa bolle in pentola? Come mai dal Dipartimento Ambiente non si hanno notizie? La dirigente di settore Orsola Reillo ha fretta di riaprire la discarica di Celico? Dobbiamo sospettare di un possibile accordo con il gestore dell’impianto? Chi si arroga, ancora una volta, il diritto di sovraordinare il nostro futuro e decidere sulle spalle della salute collettiva?”. Sono queste le domande a cui cercano una risposta i rappresentanti dei cittadini presilani.

    “Alla luce di ciò, invitiamo la Presila intera a partecipare questa sera dalle ore 21:30 ad una assemblea pubblica sotto il ponte a Celico, nei pressi dell’imbocco della strada statale 107. Vi aggiorneremo -conludono – sugli ultimi accadimenti e sulle possibili azioni future. Non ci lasceremo intimidire da chi anzichè lavorare al servizio delle comunità approfitta di ruoli istituzionali e non per fare politica sulla salute delle nostre comunità e sfregio dello devastazione del nostro territorio. Lo abbiamo imparato sulla nostra pelle che qui chi non terrorizza si ammala di terrore (cit.) Il nostro impegno è costante e l’obiettivo rimane univoco: ritiro dell’aia e chiusura definitva dell’impianto di Celico”

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