Petrassi (La Terza Rende). ‘Rilevante politicamente il documento in mio sostegno’

Il capogruppo ringrazia gli 11 consiglieri che lo hanno votato puntando alla sua elezione a presidente consiglio comunale di Rende

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    “Rappresenta un fatto politicamente rilevante, oltre che una piacevole novità, la decisione assunta da 11 consiglieri comunali di voler sottoscrivere e mettere agli atti dello scorso consiglio comunale un documento politico per motivare la mia candidatura alla presidenza del Consiglio Comunale di Rende”. 

    Si legge in una nota a firma de il pogruppo La Terza Rende, Carlo Petrassi, che prosegue:

    “Ringrazio tutti allo stesso modo per la fiducia accordatami e per l’attestazione di stima personale che si evince dal contenuto e dal tenore del documento. La novità politica va individuata nel fatto che per la prima volta dall’inizio di questa tornata amministrativa tutte le minoranze hanno saputo e voluto trovare l’unità in Consiglio Comunale. Mi lusinga il fatto che questa si sia raggiunta intorno al mio nome e alla mia storia politica di consigliere comunale, fondatore di un gruppo consiliare che ho voluto chiamare la “La Terza Rende”. Mi piace pensare che tutto questo non sia un caso e che non sia dovuto solo alle circostanze politiche del momento. Infatti se per i consiglieri del gruppo di AP oltre che per il consigliere del gruppo misto Elia, alla luce delle vicissitudini politiche degli ultimi tempi, era naturale, logico e opportuno proporre di votare chi prima di loro aveva deciso di uscire dalla maggioranza denunciando prima di ogni altro la manifesta incapacità e inaffidabilità politica di Manna nonché la sua confusionaria ed evanescente azione amministrativa”.

    “Se con il consigliere De Rose già da tempo – aggiunge Petrassi – ci confrontiamo in modo franco e proficuo riuscendo a trovare spesso l’unità e la sintesi su posizioni politiche comuni; la sorpresa più piacevole e a mio parere dal significato politico più profondo è la scelta dei consiglieri iscritti al PD e alla federazione riformista rendese che forse più di tutti hanno spinto affinché mi candidassi. Quest’ultimi hanno voluto guardare con fiducia oltre il loro steccato, dando un evidente segnale di apertura verso la mia persona ma anche verso quello che politicamente rappresento; non è stato facile per loro ed è per questo che sono loro doppiamente grato”.

    “In questi anni il mio gruppo politico – cocnlude la nota –  non ha mai disconosciuto, nemmeno per un attimo, la grande storia riformista che ha fatto grande questa città, ma allo stesso tempo non ha mancato di denunciare spesso anche con durezza gli errori fatti negli ultimi anni e il mancato ricambio della classe dirigente che li ha accompagnati. Certo nulla è scontato e ci vorrà ancora del tempo per superare diffidenze e conciliare legittime ambizioni politiche al fine di costruire un progetto condiviso che possa dare continuità alla straordinaria storia amministrativa rendese, ma se si voleva iniziare in un modo credo si sia scelto quello più giusto. Speriamo di riuscirci nel più breve tempo possibile prima che la Rende che abbiamo conosciuto e il valore intrinseco della ‘rendesità’ siano definitivamente ridotti in macerie”.

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