‘Prima che tutto crolli’ verso il secondo forum dei sindaci

Tra i comuni che hanno deliberato l’adesione alla proposta di legge anche Cosenza e Rende

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    Verso il secondo forum dei sindaci calabresi che hanno aderito alla proposta di una legge regionale del gruppo delle associazioni “Prima che tutto crolli” con Cosenza e Rende che entrano a far parte del già nutrito gruppo. L’ammissibilità della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme in materia di valorizzazione dei centri storici calabresi nonché in materia ambientale” richiama ad una partecipazione più attiva e incalzante da parte dei comuni che hanno deliberato l’approvazione, cosicchè a distanza di circa un anno dal primo forum (16 dicembre 2016) il gruppo delle associazioni pensa di convocarne un secondo per seguire da vicino e in modo partecipato l’iter legislativo.

    «E’ parere di “Prima che tutto crolli” che tutti i sindaci, ancorché non compresi nell’elenco dei 21, debbano seguire in prima persona le fasi procedurali – scrive infatti Mimmo Gimigliano, uno dei referenti del movimento nella lettera ai sindaci – al doppio fine di portare avanti gli aspetti salienti del progetto e di vigilare a che i tempi procedurali siano conformi a quelli previsti dalla legge. Al fine di trovare modi condivisi di coordinamento dell’iniziativa popolare in atto crediamo sia utile un primo incontro di impostazione della possibile partecipazione attiva. In questo secondo forum dovremmo dibattere sulle fasi connesse all’iter approvativo e sulle possibili attività di partecipazione. Il forum è importante anche perché vi sono altre proposte di legge regionale sullo stesso argomento, per le quali in sede di Commissione consiliare potrà essere proposta l’unificazione. Si potrà valutare se e come, in tale eventualità, convergere con esse in unica proposta di legge sui centri storici».

    La lettera è stata indirizzata ai sindaci dei comuni di Aieta, Altilia, Altomonte, Aprigliano, Belvedere Marittimo, Bisignano, Brancaleone, Buonvicino, Cardinale, Carlopoli, Cassano Ionio, Castiglione Cosentino, Cerisano, Chiaravalle Centrale, Civita, Cleto, Conflenti, Cosenza, Dipignano, Falerna, Filadelfia, Fuscaldo, Gizzeria, Falerna, Maierà, Martirano Lombardo, Mendicino, Montalto Uffugo, Monterosso Calabro, Morano Calabro, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Papasidero, Parenti, Paterno Calabro, Rende, Rogliano, Rossano, S. Mango d’Aquino, S. Benedetto Ullano, S. Mango d’Aquino, S. Marco Argentano,  Santo Stefano di Rogliano, Santa Severina, Saracena, Scalea, Soriano Calabro, Spezzano Sila, Spilinga, Torre Ruggiero, Trebisacce, Verbicaro.

    Ricordiamo che con delibera n. 43 del 18 settembre u. s. l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria ha dichiarato ammissibili le proposte depositate dai Consigli comunali di 21 Comuni, superando il quorum previsto. Il provvedimento, ai sensi dell’art. 13 della legge regionale n. 13 del 1983 e dell’art. 39 dello Statuto regionale, ha infatti dichiarato l’ammissibilità della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme in materia di valorizzazione dei centri storici calabresi nonché in materia ambientale”, che aveva raccolto una considerevole adesione dei comuni calabresi. Per 21 di questi, ammessi alla decisione regionale, si apre un confronto istituzionale con la Regione in quanto dovrebbero essere ammessi alle audizioni della Comissione consiliare permanente alla quale verrà affidata la proposta di legge, ma il movimento sottolinea l’importanza di forza politica propulsiva di tutti i comuni deliberanti considerati titolari dell’iniziativa perché «se il progetto di legge verrà approvato, avrà effetto su tutti i comuni calabresi, i quali potranno beneficiare dei finanziamenti previsti secondo i criteri stabiliti dalla legge stessa».

    «Per l’apertura a tutti i comuni promotori e alla più ampia condivisione dell’iniziativa si è anche espresso, personalmente – ricorda ancora Gimigliano – il presidente Irto in sede di Conferenza stampa promossa da “Prima che tutto crolli” e tenuta il 23 giugno u.s. nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio regionale della Calabria».

    Come si procederà dunque? Il presidente del Consiglio regionale dovrà ora, così come sottolineato nella legge n. 13/1983, nella prima seduta utile, comunicare la dichiarazione di ammissibilità al Consiglio Regionale, il quale dovrà esaminarla entro i successivi sei mesi. Scaduto tale termine, il progetto di legge è iscritto ope legis all’ordine del giorno della prima seduta consiliare successiva e discusso con precedenza su ogni altro argomento.

     Per il movimento s’intravede una conclusione abbastanza rapida dell’iter legislativo, che non dovrebbe comportare modifiche sostanziali. 

     

    Francesca Rennis

     

     

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