Arriva il Trapani. Braglia ‘sfratta’ gli infortuni dal Marulla

Cosenza sogna, il Cosenza pure

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    Piero Braglia sfoglia la margherita. Non tanto come rito apotropaico per il superamento del turno ma, per cercare una strizzata d’occhio della fortuna per l’undici da mettere in campo. Per domenica sera, infatti, sono a rischio Matteo Calamai e Leonardo Perez, “fatti fuori” dalle rispettive noie muscolari (il primo ha rimediato, domenica, un infortunio al ginocchio, il secondo, invece, ha alzato “bandiera bianca” per una lesione muscolare ai flessori, ndc) Al momento, le chanche di vederli in campo, sono pochissime. Ma, nel corso del campionato, lo staff sanitario e la determinazione degli stessi calciatori, hanno fatto miracoli. Anche Gennaro Tutino, ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

    Ma, per fortuna, lo “scugnizzo” napoletano, uomo in più dei Lupi e in uno stato di forma, davvero eccellente, ha ripreso ad allenarsi e non dovrebbero esserci sorprese sul suo utilizzo. Il numero 25, dovrebbe indossare la casacca dei titolari e “ululare” la sua fame da Lupo contro il Trapani, castigato al “Marulla”, con una tripletta. Indimenticabile. Al fianco del promettente attaccante scuola Napoli, un’altra bella sorpresa di questo momento: David Okereke. L’estrosa “freccia” proveniente dallo Spezia, a suon di prestazioni convincenti, potrebbe vincere la concorrenza con Alain Baclet e “strappargli” la maglia da titolare. La forza di questo gruppo, per merito del tecnico toscano, è proprio questa: grande unità e sana concorrenza. A volte, anche così, si vincono i campionati. A volte, anche così si scrivono le imprese. Il Cosenza, infatti, non ha titolari e riserve. E’ un gruppo solido. Un gruppo che, però, in campo, ha bisogno, soprattutto per questioni di tenuta agonistica e di forza psicologica, di dover contare su un equilibrio, tanto tecnico, quanto tattico. Alla sfida contro il Trapani, il Cosenza arriva con il morale alto e l’autostima alle stelle. Il doppio turno, superato con successo (vittoria contro la Sicula Leonzio, pari con la Casertana, ndc) ha dato nuova linfa alle convinzioni rossoblù. Se, la squadra sta facendo, ottimamente, la sua parte, anche il pubblico, merita una menzione speciale.

    L’entusiasmo mostrato dagli aficionados della Curva Sud e l’incitamento deflagrante di passione proveniente dalla “bolgia” della Tribuna A, sono l’elemento in più. Solo, forse, la molla psicologica che serve a questa squadra per tentare l’impresa, per sfidare la sorte. Per scrivere, con il più classico dei lieto fine, la storia di un campionato, partito malissimo e modificato in corsa. Il tecnico Braglia, il diesse Trinchera, il “principe” Occhiuzzi, il presidente Guarascio, il team manager Marulla, hanno e stanno facendo un lavoro straordinario. Ma, se questa squadra “vola” in campo e mette paura agli avversari, è anche per merito di tutto lo staff. Dal preparatore dei portieri, ai medici sociali; dal preparatore atletico ai fisioterapisti. Tutti, proprio tutti, sono “Lupi”, dentro. Tutti, proprio tutti, sperano, vogliono, cercano, sognano di regalare una nuova esaltante pagina di storia a questa città. Anche per questo, il Trapani è avvisato. Non resta che scendere in campo. E “mordere”. Come Lupi. Forza Cosenza.

    Carmine Calabrese

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