Sant(oni) e maghi, truffatori di speranze

Sono sempre più numerose le persone che rimangono intrappolati nei labirinti della menzogna

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Tra “fasulli” santoni di periferia e dannosi “pusher” di paura. Tra filtri d’amore e incantesimi magici, a buon mercato. Il fascino dell’occulto, il mistero del demoniaco, così come il bisogno di cercare un dardo di Cupido, capace di colpire un cuore, con la stessa precisione di un cecchino, , e l’esigenza di disegnare un futuro, spesso inesistente, hanno, da sempre, avuto un richiamo particolare e forte, in ogni epoca e in ogni civiltà. Uomini e donne, ragazzi, ragazze, spesso anche anziani, spinti, più dalla curiosità di provare un’ebbrezza nuova o dall’esigenza di trovare un “antidoto” all’insofferenza, all’incompletezza e alla noia, sono finiti e, finiscono, purtroppo, quasi quotidianamente, nelle grinfie di soggetti senza scrupoli e senza coscienza che, pur di darsi un tono, di esibire un presunto dono, o di sponsorizzare una loro personale “vocazione” di potenza, diventano “saccheggiatori” di vite, diventano “sciacalli” di opportunità.

A buon mercato. Anche Cosenza, cosi come il suo hinterland, non sono rimaste immuni da questi personaggi, nati più dalla loro perversione di onnipotenza che da reali poteri speciali. Sono tanti i “Belzebù” che hanno trasformato le loro esistenze in spettacoli di menzogne e in messe in scena di cialtroneria, “spillando” soldi alle persone e spingendole verso il baratro della disperazione, della povertà. Spesso li trovi anche sulle piattaforme social, con le loro bacheche, trasformate in “altari” a Satana o in “cattedrali” sconsacrate dal demoniaco. Alcuni di loro, per la loro pericolosità sociale, sono stati anche attenzionati dalle forze dell’ordine e denunciati dalla Magistratura. Così, come altri, scoperti e smascherati, hanno chiuso le loro “bancherelle”, spostando numeri di scena e repertori in altre città. In attesa di nuove “prede”. Non sono da meno, neanche i cartomanti, o i maghi (senza però voler fare un torto a tutta la categoria, quella “sana”, quella che il dono, lo mette davvero a disposizione, ndc). Sono tante, anche troppe, le persone ritrovatisi sul lastrico, “scippate” di beni materiali, di soldi e di preziosi, “svenduti” per curare una malattia o per cercare l’anima gemella. Il resto, purtroppo, lo fa la pressione psicologica che questi soggetti riescono ad esercitare sulle loro vittime, per renderle ancora più consenzienti, per tenerle ancora sotto scacco. “Non dire niente a nessuno. Intorno a te, hai persone demoniache e influenze negative. E’ un percorso difficile ma, ti assicuro – è un po’ il repertorio che in tanti si sono sentiti ripetere – ce la faremo”.

O ancora: “E’ uno spirito forte, ci vorrà più di qualche incontro per dominarlo”. E, intanto, ogni occasione era buona per “prosciugare” non solo le solidità economiche ma anche le certezze di chi rimaneva incastrato in questi “mondi” psicologici. Ci sono famiglie che sono “saltate”, single che, nonostante le cifre sborsate e i filtri acquistati o gli incantesimi eseguiti, non hanno visto né Cupido, né le frecce. Si sono “bevuti” le false verità, le sicure promesse, come se fossero the dozzinali, lasciati in infusione nell’acqua calda, diventata, di colpo, colorata e profumata. Miracolo? Macchè. Imbroglio, da professionisti, da cattedratici della truffa, da accademici del raggiro. Se bastasse un filtro d’amore per trovare l’anima gemella, fuori la porta dei maghi, ci sarebbe la fila. Come in un supermercato, in una posta o in un bar. Se bastasse solo una “carta” per leggere il futuro, cammineremmo tutti con le napoletane o le francesi in tasca. E, al primo momento utile, ci faremmo un bel “tressette”. Vuoi vedere che oltre all’asso e al tre, mi “cucco” anche il cuore?. E i fondi di caffè? Quelli, dicono gli esperti, quelli con il pollice verde, fanno bene solo alle piante. La morte, la sfortuna, il destino, non si leggono sulle carte stradali. Si affrontano. E, l’amore? L’amore è una magia, naturale. Senza bisogno di intrugli e filtri. Ah, un’ultima cosa: fidatevi degli angeli. Sono tra noi. Hanno sembianze umane. E, sprigionano Luce. Io, ad esempio, ne ho uno al fianco. Bellissimo.

Carmine Calabrese

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