Cosenza, Baclet ‘depura’ la Sambenedettese. Festeggiano gli 11mila del Marulla

Apre Bruccini, chiude Baclet. Marchi mette paura ai Lupi. Domenica il ritorno

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    Baclet si “beve” la Sambedenettese. C’è voluto il piede magico dell’attaccante francese, per permettere ai Lupi di aggiudicarsi il primo round dei quarti e cancellare quel pericoloso 1-1 che sarebbe pesato, come un macigno, per la gara di ritorno. Il Cosenza, gioca la sua solita gara. Tutta grinta e cuore, tutto fisico e orgoglio. Il resto l’ha fatto il pubblico. Erano oltre 10mila gli “inquilini delle gradinate del” Marulla” che, dal fischio d’inizio, fino all’ultimo minuto di recupero del 90′, non hanno smetto un attimo di incitare i Lupi, “ululando” all’avversario e alla Luna, meravigliosamente piena, come nelle favole a lieto fine. Si, perché questo Cosenza è una favola. Una bella favola, scritta con la matita rossa e con le pagine colorate di blu. La gara, si è aperta con una spettacolare coreografia. Un tuffo nostalgico negli anni magici della B, un salto indietro nel tempo. Commovente. Da pelle d’oca. Anche la Curva Sud è “vestita” a festa. Una festa che coinvolge tutta una città. Che continua a sognare. In grande. I primi minuti, sono di studio. Braglia, disegna il solito Cosenza. Conferma, in blocco, per tutti. I Lupi si divertono e divertono. Al 23′ è delirio. Buccini, decide di prendersi gli applausi a scena aperta e su una respinta debole della retroguardia marchigiana, indovina l’angolo giusto e buca Perina. L’ex pipelet rossoblu, non vede nemmeno partire il tiro. È un capolavoro di tecnica, è una perla balistica di grande bellezza. Il gol, carica i Lupi, entusiasma lo stadio. Anche i bambini, tanti in ogni settore dello stadio, si sgolano. Si, perché ad ogni età, il Cosenza è una “malattia, che non va più via”. L’1-0, stordisce la Sambenedettese che, accusa il colpo e sbanda, in un paio di circostanze. Solo per troppa fretta e per quel quid mancante negli ultimi sedici metri, il Cosenza non trova il gol del raddoppio. Il secondo tempo, si apre con i Lupi all’attacco. La tensione sale, il Cosenza spinge, la Sambenedettese, gioca di rimessa. Al 17′, la doccia fredda. Idda, rinvia male una palla sporca. Il pallone, finisce sui piedi di Bellomo che, disorienta, la retroguardia Solana e serve Marchi in area. Saracco è battuto. I padroni di casa, accusano il colpo. I circa 200 tifosi ospiti, assiepati in curva nord, si svegliano. Il Cosenza, accusa il colpo. La Sambenedettese, si chiude. L1-1, sta bene ai marchigiani. Braglia, ridisegna la squafra: fuori Okereke e Mungo, dentro Baclet e Calamai. I cambi, danno ragione al tecnico toscano, sempre più osannato dal popolo rossoblu. Il cronometro segna il 42′. È il minuto della liberazione, è la scintilla dell’apoteosi. Baclet raccoglie un pallone vagante in area e “fulmina” Perina. È di nuovo festa. Gli ultimi minuti sono di grande sofferenza. Sul campo è sugli spalti. Dopo 4 di recupero, l’arbitro Robilotta, dice che può bastare. Finisce così. Le luci del “Marulla” e la luna, illuminano un’altra notte magica. Cosenza, sogna. Sogna in grande.

    Carmine Calabrese

    Daniela Santelli

    Foto di Francesco Greco

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