Villapiana, omicidio Portoraro: trovata bruciata l’auto usata dai sicari

Il Procuratore di Castrovillari: 'Ho subito chiesto l'intervento della Dda'

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    E’ stata trovata bruciata l’auto, una Audi A3, usata dai sicari che oggi, a Villapiana, hanno ucciso Leonardo Portoraro, ritenuto uno dei boss della ‘ndrangheta della Sibaritide. La vettura, presumibilmente rubata, è stata trovata in contrada San Francesco nel comune di Villapiana. Sul posto sono intervenuti i tecnici della scientifica dei carabinieri per i rilievi. Quando è stato raggiunto dalla raffica di colpi di pistola e mitra sparati da almeno due persone che non gli hanno lasciato scampo, Leonardo Porteraro, il presunto boss ucciso stamani a Villapiana si trovava nei pressi del ristorante “Tentazioni”. Nelle vicinanze del locale, ubicato in una zona centrale della cittadina del litorale ionico cosentino, c’erano altre persone che avrebbero assistito all’agguato senza però essere coinvolte dalla sparatoria.

    L’auto con a bordo i sicari, che evidentemente sono andati a colpo sicuro, secondo quanto si potuto appurare, sarebbe di grossa cilindrata, forse un’Audi A3 che dopo avere portato a termine l’azione si è allontanata velocemente. “Sull’omicidio – ha detto il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla – posso dire poco. E’ intervenuta la Dda di Catanzaro e ho chiesto espressamente questo intervento. Ho parlato con il procuratore Nicola Gratteri. L’unica cosa che posso dire è che l’omicidio di stamattina si è consumato con l’utilizzo di armi da fuoco lunghe e corte”. “Portoraro era stato interessato negli anni scorsi ed io me ne occupai già nel 1994 – ha aggiunto Facciolla – da vari procedimenti tra cui anche quello denominato ‘Galassia’ espiando le pene inflittegli. Qualche tempo fa lanciai l’allarme sulla recrudescenza criminale in questa zona”.

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