Cosenza-Sud Tirol, saranno in 20mila a spingere i Lupi

Bastano due gol per volare a Pescara. La febbre del tifo è altissima


Ci siamo. Crediamoci, fino alla fine. In città, la temperatura è bollente. Non solo dal punto di vista meteorologico. Nel “Marulla”, questa sera, farà caldo. Molto caldo. La passione rossoblù, è nell’aria. La respiri, la senti addosso, l’annusi. Cosenza-Sud Tirol, non è solo una partita, diventa la partita. La madre di tutte le sfide. La gara della svolta. La chiave per aprire il cancello dell’Adriatico. Si parte dall’1-0 dell’andata. Con quella sua ciabattata, anche fortunata, Cia ha solo calciato il pallone in fondo al sacco, non ha scalciato via le speranze del Cosenza. Che, aspetta le 20:30, per riprendere rincorsa, slancio e vittoria. Servirà un Cosenza attento e determinato. Servirà una squadra che giocherà più di gambe e testa, che di fisico e nervosismo. E, servirà anche cuore.

Tanto cuore e, altrettanta, grinta e passione. Orgoglio e appartenenza. Il Sud Tirol, verrà a fare la sua partita, ostruzionistica e di contenimento. Piero Braglia, per la prima volta in quest’entusiasmante prolungamento di campionato, non potrà contare su Katriot Dermaku. Il giallo rimediato dal “the wall” albanese nella gara d’andata, gli è valso un turno di squalifica. Ma, il tecnico toscano, sa di poter contare sull’esperienza di Pascali, sulla voglia di Camigliano, sulla grinta di Idda e, qualora ce ne fosse bisogno, c’è anche l’esplosività di Boniotti, laterale di fascia, con compiti anche di marcatura. Posti blindati sulle fasce per Corsi e D’Orazio. A centrocampo, invece, nessun problema: Palmiero e Bruccini, saranno i radar di metàcampo. Un mix perfetto di intelligenza tattica e visione di gioco. Braglia, potrebbe decidere di affidarsi ancora una volta alla genialità di Mungo. Inamovibili Tutino e Okereke, punti di forza e di luce di questo “magic moment” dei Lupi.

Rientra Baclet, dopo lo stop per squalifica. Anche Perez è in preallarme. Servirà il Cosenza perfetto. Servirà, soprattutto, un Cosenza che non si lasci condizionare dall’urgenza di segnare. Altrimenti, la confusione e la tensione, diventerebbero avversarie dei Lupi. Il resto lo dovrà fare e lo farà il popolo rossoblù. Saranno, infatti, quasi 20mila gli “inquilini” dei gradoni del “Marulla”. La vendita dei biglietti, continua a gonfie vele. Anche nella giornata di ieri, lo Store di via degli Stadi e tutti gli altri punti vendita accreditati, sono stati meta dell’ennesimo “pellegrinaggio” rossoblù. La voglia di esserci è tanta, così come la voglia di contribuire a scrivere una pagina nuova della storia rossoblù. Tra il Cosenza e il sogno della B, mancano davvero pochi metri. Il primo ostacolo, si chiama Sud Tirol, il secondo, incrociando le dita, lo scopriremo al triplice fischio finale. Anche tra il Cosenza e Pescara c’è un feeling. Come dimenticarsi di quello spareggio salvezza, contro la Salernitana.

Come dimenticarsi di quel tiro di Marulla che ci garantì la permanenza nell’Olimpo dei cadetti. Cosenza sogna, il Cosenza pure. Cresce la febbre. Quel lontano 2003 ancora fa male, quella “cacciata” dalla geografia del calcio che conta, ancora è una ferita che non si è mai definitivamente cicatrizzata. E, poi, se vogliamo credere alla cabala, ai numeri, ai corsi e ricorsi storici, quest’atmosfera odierna, di giugno 2018, ricorda tanto quella magica dell’88. Allora fu serie B. Trent’anni dopo, la storia si ripete. Dai Cosenza. Credici. Crediamoci, fino alla fine.

Carmine Calabrese

Daniela Santelli