Uccise la badante, condannato a 24 anni

Pesante verdetto per l’80enne Angelo Brogno. La Procura aveva chiesto 26

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    Una condanna, esemplare. Un verdetto di colpevolezza. Senza attenuanti, senza pietà. S’è concluso, con una condanna a 24 anni (la Procura della Repubblica, attraverso il pm Donatella Donatro, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto una condanna a 26 anni, ndc) il processo a carico di Angelo Brogno, l’80enne di Acri, accusato di aver ucciso la badante 58enne, accoltellandola ripetutamente all’addome. L’omicidio di T. N. avvenne l’8 luglio del 2016. La donna, in Italia, da tempo credeva di aver trovare in quella casa quella serenità che aveva dovuto, frettolosamente, lasciare nel paese dell’Est, fuggendo dalla povertà e da tanti pensieri che l’avevano fatta “prigioniera”, facendole perdere speranza e sorrisi.

    Ad Acri, aveva trovato una sua nuova dimensione, facendo pace con se stessa e iniziando la sua seconda nuova vita. Ma, una maledetta notte di luglio, di due anni fa, quella nuova vita, è stata spezzata per sempre, recisa con dei fendenti. Anngelo Brogno, ha, nel corso di tutto il processo ma, anche durante tutto il corso delle indagini, ribadito, con forza, la sua innocenza, respingendo le accuse. L’80enne, ricostruendo quella tragica notte, ha sempre parlato di due uomini, incappucciati che, dopo aver bussato alla porta, entrarono con la forza accanendosi sulla badante 58enne e su di lui. Una versione che, però, non ha mai convinto né gli inquirenti, né la Procura. Secondo loro, infatti, quella notte Angelo Brogno, al culmine dell’ennesima lite, scaricò la sua rabbia, la sua gelosia contro quella donna, “punendola”. Un omicidio passionale. Dopo alcune ore dal fatto di sangue, l’80enne allertò la sala operativa del 118, raccontando di essere stato aggredito, spiegando che la sua badante fu colpita a morte.

    Le indagini, però, non hanno trovato “tracce” di altre presenze. I continui sopralluoghi, effettuati dai Ris, hanno sempre accertato la sola presenza di Brogno. Il pensionato, assistito dall’avvocato Angelo Pugliese, è stato anche condannato all’interdizione dai pubblici uffici alla libertà vigilata. Angelo Brogno, è agli arresti domiciliari nella sua casa di Acri. Il penalista, nel corso dei mesi scorsi, aveva chiesto alla Corte, di effettuare nuovi sopralluoghi nella casa. Ma, l’istanza venne respinta.

    Carmine Calabrese

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