Cosenza: A Santa Teresa i residenti ‘vietano’ una sfilata di moda

Il quartiere è stato nello scorso weekend nuovamente al centro di una serie di polemiche

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    Il quartiere di Santa Teresa a Cosenza, noto ormai per gli schiamazzi notturni dei tanti giovani che frequentano i numerosi locali presenti, lo scorso weekend è stato nuovamente al centro di una serie di polemiche, da parte dei residenti che ormai hanno avviato una vera e propria lotta contro la movida notturna giovanile , denunciando periodicamente quel che accade in questo quartiere fino alle prime ore della mattina di ogni fine settimana. Domenica sera, addirittura i cittadini, nonostante avessero richiesto l’intervento della Polizia che tra l’altro dista a poche centinaia di metri, sono dovuti intervenire per impedire lo svolgimento di una manifestazione che si sarebbe dovuta tenere di fronte la chiesa presente perché non autorizzata.

    Un altro fine settimana da incubo per le 300 famiglie del centralissimo quartiere della città bruzia, perché sabato sera si era celebrato il primo evento che come sponsorizzato sulla pagina ufficiale dei promotori si sarebbe dovuto svolgere dalle 19 alle 23.30 ed invece si è protratto fin a ben oltre l’orario riportato, tant’è che sono state numerose le telefonate giunte al 113 per cercare di far abbassare i volumi delle casse che emettevano la musica. Per arrivare poi al giorno dopo, con la piazza piena di rifiuti e con l’allestimento di un nuovo palco per una sfilata di moda. Struttura montata di fronte l’ingresso della chiesa di Santa Teresa. Un evento che mancava di ogni autorizzazione prevista, come confermato anche dalla Polizia Municipale, allertata sempre dai residenti, i quali allo stesso tempo avvertivano la Polizia. I cittadini però si sono dovuti sostituire alle forze dell’ordine, i quali hanno costretto gli organizzatori senza alcuna concessione a non fare iniziare la manifestazione. Insomma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, quello verificatosi tanto da indurre i residenti a presentare nei prossimi giorni una denuncia contro l’amministrazione comunale e contro chi fattivamente sta rilasciando queste autorizzazioni in violazione dei decibel in orario notturno e concorrenti nel favorire il disturbo della quiete pubblica.

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