Occhiuto a Bonisoli: “Se un ministro si fa condizionare da esponenti locali del suo partito non può fare il ministro”

Annullata improvvisamente la visita del ministro a palazzo dei Bruzi


COSENZA – Saltato l’incontro tra il ministro dei Beni Culturali Bonisoli e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Lo ha reso noto stamattina il sindaco in una conferenza stampa a palazzo dei Bruzi.

Era stato fissato un appuntamento per venerdì nella casa comunale – ha sottolineato Occhiuto – ma la segreteria particolare del ministro mi riferisce che la visita è saltata. Evidentemente il ministro ha subito delle pressioni da esponenti politici locali dei Cinquestelle a cui fa riferimento e per questo ha annullato il nostro incontro. Però, se un ministro si fa condizionare da esponenti locali del suo partito, significa che non può fare il ministro perché non rispetta le istituzioni. Al di là dello sgarbo non tanto nei miei confronti ma verso tutti i cittadini voglio stigmatizzare il fatto che qui in Calabria esiste un atteggiamento di boicottaggio continuo, su vari livelli, di cui noi nel corso di questi anni siamo stati vittime in riferimento al blocco di tanti progetti. Tutto ciò non penalizza me che non ho mai anteposto questioni di partito al bene collettivo, ma penalizza i cittadini”. “Ci sono azioni diffuse portate avanti per danneggiare un’amministrazione comunale. Azioni provenienti dai Cinquestelle come pure dal presidente della Regione, come messo in luce da un’inchiesta giudiziaria. Eppure le idee si combattono con altre idee e con gli strumenti che la legge mette a disposizione, non così”.

PROGRAMMA CENTRO STORICO, 43 MILIONI DI EURO GIA’ APPROVATI

Al ministro Bonisoli avrei presentato il complesso programma sul Centro storico – ha continuato Occhiuto – che conta finanziamenti già approvati per circa 43 milioni di euro, nell’ambito dell’Agenda urbana, del Piano per le Periferie e dell’Accordo quadro con la Regione sulla Metro.”

Il primo cittadino ha quindi mostrato le planimetrie complete sul Piano strategico di valorizzazione per il Centro storico dove, nel dettaglio, viene individuata la totalità degli interventi in corso.

OSTRUZIONISMO E DENUNCE

Con accanto Giovanni De Rose, a capo dell’Ufficio legale, Occhiuto ha mostrato sul tavolo, anche la fitta corrispondenza riguardo alle azioni di riqualificazione del Centro storico di Cosenza. In ultimo, com’era già annunciato in una precedente conferenza stampa, l’avvocato De Rose ha prodotto una denuncia contro il direttore generale dei Beni culturali in riferimento al discusso atto di revoca in autotutela del nulla osta sulla realizzazione del Museo di Alarico.

Visto che oramai tutti fanno politica con le denunce – commenta Occhiuto – anch’io ho iniziato a denunciare. In particolare mi riferisco al ritiro del nulla osta paesaggistico da parte della Provincia di Cosenza”. “Il ministero ha scritto alla Provincia di Cosenza che erano scaduti i termini per impugnare il nulla osta paesaggistico – aggiunge Giovanni De Rose – per cui tutto è in regola così come abbiamo sempre sostenuto”.

I 90 MILIONI DEL CIPE CONTESI

Sullo stanziamento da novanta milioni deliberato dal Cipe, Occhiuto sottolinea: “Leggo di associazioni che si attribuiscono il merito di questo finanziamento, da ascrivere al ministro Dario Franceschini, sensibilizzato sulla questione dal consigliere regionale Domenico Bevacqua. Non siamo qui per prenderci meriti che non abbiamo. Però sulle modalità d’impiego di questi fondiil Comune non può essere escluso, perché è l’ente che in base al principio della sussidiarietà deve progettare e programmare gli interventi, esplicando le procedure di azioni che riguardano investimenti sul proprio territorio. Un ministro della Repubblica questo dovrebbe saperlo”.   

  m.m.

foto di Francesco Greco