“Nato con la camicia”, il libro di Lucio Presta, presentato a Palazzo Arnone

Il libro del noto manager della Televisione, scritto a quattro mani con Annamaria Matera, è stato presentato ieri a Cosenza di Francesco Forestiero

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Nella suggestiva cornice di Palazzo Arnone, si è tenuta ieri la presentazione del volume “Nato con la camicia”, scritto dall’affermato agente dello spettacolo Lucio Presta, assieme ad Annamaria Matera. Davanti un’attenta e folta platea, la presentazione – moderata sapientemente dallo scrittore e giornalista Arcangelo Badolati – ha visto la partecipazione dei due autori e della conduttrice televisiva Eleonora Daniele. Al centro, un volume, edito da Mondadori, in cui Presta si racconta in tutto e per tutto, e mostra, forse per la prima volta, un lato di sé ancora poco conosciuto al grande pubblico: quello della “persona e non del personaggio”, com’è stato più volte sottolineato durante la serata.

«È un testo struggente – ha commentato Badolati – scritto da Lucio e non da Presta. Un testo autobiografico, in cui il manager racconta com’è diventato l’agente dello spettacolo più potente in Italia».

È un diario – hanno fatto intendere i due autori – che parte dai ricordi e riannoda i fili della sua infanzia e della sua famiglia. Di come è stato fortunato ad essere circondato da persone uniche e straordinarie. A partire dalle sue ’due mamme’. Presta, infatti, dopo aver perso la madre (Lucia), morta di parto dandolo alla luce, viene affidato a Lilia (la sorella minore della madre) che diventa la sua seconda mamma e che lo crescerà dandogli un amore smisurato. E al quale Lucio ricambierà con un affetto “carnale”, come lui stesso l’ha definito. «Se ci pensate – ha dichiarato il manager – anche per il solo fatto di avere una mamma, nasciamo tutti con la camicia. E io sono stato molto fortunato, in questo senso, ne ho avute due!».

«Dal libro – ha riferito la coautrice Matera – traspare anche la figura centrale di nonno Vincenzo e di nonna Caterina. E di Cosenza, la sua città natale. Si parla delle due sorelle, Pina e Lucia, e di un fratello che Lucio non sapeva di avere».

Presta ha poi parlato di un’altra figura presente nel libro, quella di Michelino, il padre: un uomo che lui sentiva lontano, assente, e che non condivideva mai le sue scelte. “Un estraneo” che però, forse, dopo anni di silenzi, muove il primo passo verso di lui una sera, durante uno spettacolo in cui il manager – all’inizio della sua carriera – si esibiva in un corpo di ballo.

C’è spazio per gli amici d’infanzia, come Paolo o Tommaso; per il posto “magico” in cui giocava da ragazzino (Potame); per gli anni passati in collegio a La Spezia dai salesiani; per la frequentazione con don Bruno, un uomo di chiesa che gli ha fatto da padre. Insomma, tutta una serie di personaggi e luoghi “che hanno plasmato il suo carattere e l’hanno reso un uomo onesto in grado di conquistarsi il suo posto nel mondo” (come si legge sulla descrizione della casa editrice).

Durante la presentazione, assieme alla lettura di alcuni passi del libro da parte di Eleonora Daniele, il manager ha parlato anche del rapporto con i figli, del ruolo che ha avuto nella sua vita artistica l’ex moglie, «a cui – ha dichiarato – devo molto: è pure grazie a lei se sono diventato quel poco che sono oggi», e dell’attuale moglie Paola Perego, ribadendo – come già aveva fatto in altre occasioni – «è una donna straordinaria, che in passato ha pagato colpe non sue».

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