Spataro:‘La ministra Lezzi e Morra mentono sapendo di mentire’

L’assessore di palazzo dei Bruzi non le manda a dire e interviene in prima persona sulla questione dei fondi per il centro storico di Cosenza

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    Il Movimento 5 Stelle, attraverso la Ministra del Sud e il senatore Morra, continua nella sua imbarazzante campagna di disinformazione istituzionale pur di bloccare il disegno progettuale del Sindaco Occhiuto sul centro Storico di Cosenza. Il disegno del Sindaco, presentato mesi addietro  con tanto di progetti e schede operative al Tavolo Ministeriale, era ed è chiaro: utilizzare i fondi anche per procedere agli espropri delle tante case private ormai pericolanti  e  abbandonate dai proprietari da oltre mezzo secolo – scrive in una nota l’assessore Michelangelo Spataro . Procedere quindi alla loro messa in sicurezza, al loro restauro ed alla loro rifunzionalizzazione in ottica di edilizia sociale, attività culturale, sostegno alle giovani coppie. Chiunque conosca, appena, la reale situazione del centro storico sa perfettamente che la vera questione è rappresentata dall’abbandono delle case da parte di proprietari ormai spesso irrintracciabili e con proprietà polverizzate da successioni multi-generazionali. Questi fondi dovevano e potevano rappresentare l’occasione per consentire al Comune di intervenire con un piano di riqualificazione complessiva dell’area e per attuare un vero e proprio modello di rigenerazione urbana e sociale. Ma Ministra e Morra mentono sapendo di mentire, addirittura ignorando e mistificando la proposta del Sindaco che probabilmente non hanno nemmeno letto. Riflettano bene entrambi, infine, sul rischio purtroppo incombente di nuovi crolli nel centro storico e sulla responsabilità politica che si assumono in questo senso pur di ostacolare la destinazione del finanziamento nella direzione indicata dal Sindaco Occhiuto. Siamo alla solita incapacità a cui gli ex grillini in abiti governativi ci hanno abituati. Privi di idee ma con l’arroganza tipica dei parvenu saliti al potere. Che i cittadini riflettano.  

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