Dialoghi d’Arte, la storia e il presente

La rassegna è stata costruita attorno all’idea di un confronto tra gli artisti che hanno caratterizzato la storia della galleria Ellebi in dialogo con gli artisti che ne costituiscono il presente

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    Grande successo di pubblico sabato scorso alla Galleria Ellebi di Cosenza per l’inaugurazione della mostra “Dialoghi d’arte, la storia e il presente” un progetto costruito attorno all’idea di un confronto tra gli artisti che hanno caratterizzato la storia della galleria in dialogo con gli artisti che costituiscono quel presente contemporaneo per l’utilizzo di tecniche innovative che sono il cardine della nuova ricerca dei linguaggi dell’arte contemporanea. La rassegna ideata da Marilena e Claudia Sirangelo fonde la storia e il presente della Galleria Ellebi, mediante un percorso di diversi linguaggi artistici. Nel corso del dibattito Marilena Sirangelo ha avuto modo di sottolineare come un primo nucleo della mostra sia costituito dalle opere appartenenti alla collezione di famiglia in cui spicca un pregevole autoritratto del 1932 di Carlo Levi, due opere degli anni ’50 del rappresentante del futurismo calabrese Antonio Marasco, una pittura su manifesto di Mimmo Rotella, le ‘’Piramidi’’ smalto su tela degli anni ’80 di Franco Angeli e ancora Carla Accardi, Michelangelo Pistoletto, Bruno CeccobelliedErmanno Barovero.

    Il critico Roberto Sottile si è soffermato sugli aspetti più storici di una Calabria che comunque per quanto periferica è riuscita in questi anni a segnare il percorso dell’arte contemporanea con una generazione di artisti come Giovanni Talarico, Franco Paletta e Giulio Telarico al quale è stata dedicata una sala della galleria nella quale l’artista con i suoi ‘’Appunti di viaggio” ha affascinato il pubblico con le sue opere fatte di racconti ed intrise di gesti e segni. Nel corso della serata si è ribadito come la Galleria d’arte Ellebi abbia sostenuto negli ultimi anni la ricerca dei giovani artisti sviluppando e proponendo progetti che avessero come obiettivo la valorizzazione e la crescita di nuovi talenti, coinvolgendoli in iniziative come fiere d’arte ed esposizioni con i grandi artisti del Novecento.

    Dunque spazio in mostra alle nuove generazioni come Fabio Nicotera con le sue “colle” su tela nera, Niccolò De Napoli con un’opera su tela grezza di intensa ricerca tra forma e spazioper continuare con le giovani donne di Barbara Bonfilio cariche di una vivacità tonale di forte impatto visivo ed emozionale e le sculture di Paolo Migliazza realizzate in terre refrattarie e argilla. La clonazione e la modificazione genetica continua ad essere al centro dello studio di Gennaro Branca mentre Massimo Melicchio con un lavoro incentrato sulla tematica dei bambini ed un richiamo, come ormai è consuetudine nei suoi lavori, ai grandi maestri dell’arte del passato chiude la terza sala posta al piano superiore. Il percorso della mostra è poi continuato con le carte di Gianni Fava nelle quali predomina come elemento essenziale una ricerca materica ma nello stesso tempo concettuale.

    Si continua per finire con Sebastiano Dammone Sessa con l’opera “Appunti” del 2015, realizzata ad olio su emulsione incisa su carta su tavola , Giuseppe Mascaro che presenta un’installazione composta da 9 pezzi dal titolo “spazi organici” mentre apprezzatissimo è stato il raffinato lavoro di tela e led di Alessio Ancillai in questi giorni presente Al Museo di Cassino con una mostra curata da Bruno Corà.Chiude la mostra un’intensa installazione di Giuseppe Negro composta da diverse opere di diverse dimensioni, dove elemento fondamentale è costituito dall’utilizzo del carbone e di vari materiali. Una mostra intensa ed elegante che conferma il lavoro svolto dalla Galleria Ellebi e la proietta tra le più importanti realtà culturali del meridione.

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