‘L’aquila e la cetra’ stasera a Belmonte

Sarà presentato il romanzo Gioacchino da Fiore, scritto da Rocco Giuseppe Greco

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    Belmonte si prepara ad assistere, questa sera, a un interessante appuntamento culturale, organizzato dal gruppo consiliare “Insieme… si può” , guidato da Giancarlo Pellegrino, con il patrocinio del Comune di Belmonte Calabro.  Presso la Biblioteca comunale, con inizio alle ore 19,00, sarà, infatti, presentato, alla presenza dell’autore, il libro intitolato “L’aquila e la cetra. Il romanzo di Gioacchino da Fiore”, scritto dal professore Rocco Giuseppe Greco ed edito da Edizioni Messaggero di Padova. L’incontro, che sarà presieduto dallo stesso Giancarlo Pellegrino, prevede i saluti istituzionali del sindaco di Belmonte Calabro, Francesco Bruno, e della professoressa Giovanna Ruggiero, presidente della Pro Loco di Belmonte Calabro. Sono, inoltre, previsti gli interventi  di Olinda Suriano, docente, Concetta Smeriglio, dirigente scolastico, e di Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro internazionale di Studi gioachimiti. “L’autore – si legge in una nota dedicata a questo interessante testo – apprezzatissimo scrittore e saggista, con alcuni romanzi di successo al suo attivo, ha raccontato la storia dell’abate Gioacchino da Fiore con una biografia romanzata di particolare valore storico e letterario. Con un originale impianto narrativo, lo scrittore cosentino riesce a far dialogare in maniera significativa dato biografico e produzione letteraria, attraverso una rivisitazione accurata degli scritti dell’abate da Fiore e una coinvolgente contestualizzazione storica. Nota rilevante del libro è l’intento dichiarato dell’autore di rendere fruibile l’opera del grande Abate a un pubblico più vasto, di rendere Gioacchino da Fiore accessibile non solo a specialisti e studiosi, ma a ogni tipo di lettori”. “Rocco Giuseppe Greco – continua la nota – ritiene utile richiamare alla nostra attenzione una figura come quella di Gioacchino da Fiore, perché nella folgorante spiritualità di Gioacchino c’è qualcosa che riflette lo spirito mistico della Calabria altomedievale e c’è qualcosa che lo rende perennemente attuale, ed è la sua inesausta ansia di rinnovamento e di ordine per l’umanità, spesso sbandata e smarrita come un gregge senza pastore. L’Abate da Fiore è stato definito la più singolare e affascinante figura del Medioevo cristiano. Il suo messaggio è straordinariamente attuale, perché incarna le speranze e le aspettative di un mondo migliore, basato sulla pace e sulla concordia. Nel corso dei secoli il suo pensiero ha segnato profondamente diversi movimenti filosofici , teologici e religiosi ed è stato fonte di ispirazione per poeti e scrittori, tanto da essere universalmente considerato “un maestro della civiltà contemporanea”.

                                                                                                               Clelia Rovale

                                                                                                    

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