Non dimenticate Angelo Calvano!

Sono passati ormai quasi due mesi dalla sua scomparsa. La comunità non perde le speranze ma allenta le ricerche

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    Santa Maria del Cedro (Cs), Tania Paolino

    Di Angelo Calvano, non si hanno più sue notizie da mercoledì 31 agosto. Scomparso nel nulla da Santa Maria del Cedro, frazione di Marcellina. Lo hanno cercato ovunque in queste settimane. Lungo il fiume Lao, i torrenti Abbatemarco e Argentino, le campagne, la zona costiera, i monti alle spalle del centro abitato. Hanno setacciato in lungo e in largo il territorio, guardando dentro i casolari e le grotte naturali. Ma di lui nessuna traccia. Non era questa la prima volta che Angelo si allontanava dal paese. Tempo fa, fu trovato in una casa rurale infreddolito e debolissimo, non mangiava da 20 giorni. Un’altra volta, dopo la segnalazione della sua scomparsa, fu avvistato a Maratea e ricondotto a casa. Anche ora, se le ricerche sono partite con qualche giorno di ritardo, è successo perchè si sperava che ritornasse. Parlando di lui, useremo il tempo passato, ma la speranza del suo ritrovamento rimane. Angelo era una persona pacifica, l’amico di tutti, quello che incontri per strada e nelle piazze del paese, con cui ti trattieni volentieri a parlare. Viveva da solo, ma aveva un tutore economico oltre ai familiari. Aveva problemi psichici ma non era un violento: chi lo conosceva, lo descrive piuttosto come un disagiato. La fortuna di trovarsi in un piccolo centro abitato consiste proprio nell’avere numerosi contatti e conoscenze. E anche in questa circostanza la comunità si è stretta attorno a lui. Dopo la prima settimana dalla sparizione, due donne di Marcellina, Michela Vivone e Angela Presta, hanno avviato un’intenza attività di ricerca, attraverso tutti i canali possibili, in stretta collaborazione con la locale amministrazione comunale e i Carabinieri. Sono state affiancate da molti concittadini e dai Falchi del Pollino di S. Domenica Talao, associazione Protezione civile. Del caso si è occupata persino la nota trasmissione televisiva Chi l’ha visto?, è stata creato un gruppo facebook, attraverso il quale in queste settimane si sono coordinate le diverse attività, è stato tenuta una sorta di diario di bordo, dove si sono segnati avvistamenti e segnalazioni. Circa un mese fa, gli amici di Angelo hanno organizzato per lui una fiaccolata, al termine della quale è stato letto un discorso, “il suo tanto desiderato comizio”. Nel discorso si incitava ancora la collettività a non mollare, a intensificare le ricerche. E quelle ricerche sono continuate ancora, ma senza esiti. Oggi, dopo quasi due mesi, ci si è fermati. Le speranze sono quasi perse. Si sono battute tutte le strade. Di Angelo nessuna traccia, solo qualche falso allarme o depistaggio. Su questa vicenda la comunità di Marcellina continua a interrogarsi, attonita: perchè è scomparso un uomo malato e solo?dove è potuto andare? Avrà preso un treno per arrivare a Roma, che voleva visitare? Ha con sé le medicine? E ancora, peggio, avrà visto qualcosa che non doveva vedere? Tante le ipotesi, tutte senza risposta. Come i suoi amici dicono, Angelo era uno di loro, uno al quale la vita aveva riservato sofferenza ma il cui sorriso era disarmante. In qualità di “sindaco”, aveva tanti progetti, come costruire metropolitane, dare posti di lavoro, oppure suonava al campanello delle abitazioni per ricordare di andare al suo comizio. Angelo chiedeva le sigarette per strada e ultimamente si accompagnava a un cane. Oggi manca alla sua comunità. Ma di lui, oltre ai ricordi, restano quegli interrogativi irrisolti e alcuni dubbi: e se le ricerche fossero state attivate immediatamente? Il protocollo operativo è stato tempestivo? Il suo è stato un allontanamento volontario o coatto? Domande che continuano a dividere e a scuotere, dimostrando quanto una persona semplice e dall’inconscio turbato possa lasciare di sé nelle persone che incontra.

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