Luigi Bevilacqua, con dei progetti mirati puntiamo all’inserimento della Comunità Rom

Per l'esponente della Lav Romanò esiste una strategia politica di accoglienza assolutamente inadeguata che alimenta la "guerra tra poveri"

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    “Non penso che Cosenza sia una città razzista. Cosenza è una città piena di centri sociali e la sua tifoseria calcistica è una delle più impegnata nel sociale e nell’accoglienza. L’aumento di intolleranza negli ultimi anni la attribuirei più ad una strategia politica di accoglienza assolutamente inadeguata che alimenta la cosiddetta “guerra tra poveri”. Ha le idee chiare Luigi Bevilacqua, uno dei principali esponenti della associazione Lav Romanò. Impegnato su vari fronti, soprattutto su quello sociale dove affrontata a spada tratta le questione che riguardano le comunità romanes. Cosenzainforma ha intervistato Luigi Bevilacqua. Cosa è in sostanza la Lav Romanò e quali i suoi principali obiettivi? Lav romanò è un associazione di promozione sociale e che combatte le discriminazioni razziali. Il nostro scopo è quello di dare gli strumenti necessari alle comunità romanes affinché riescano, in modo autonomo, ad interagire in modo diretto con le istituzioni e società civile senza l’aiuto di terzi. C’è da dire che sono già tanti i rom che riescono a fare dei percorsi in assoluta autonomia. Uno degli obiettivi primari della associazione è quello di far passare la proposta di legge regionale per il riconoscimento come minoranza linguistica storica, Di questo ringrazio il consigliere regionale Ennio Morrone che ci ha aiutato a depositare la proposta alla regione appoggiandola in tutte le sue parti. Questa legge permetterebbe innanzitutto di essere riconosciuti come minoranza linguistica(essendo la comunità romanes l’unica in Italia a non esserlo tra le minoranze presenti) e successivamente garantirebbe la creazione di due organi istituzionali. Il primo è il garante regionale per le comunità romanes, che avrebbe il compito di fare da garante per i diritti e i doveri delle comunità romanes. Il che significherebbe non solo garante dei diritti delle comunità romanes ma anche garante dei diritti delle comunità circostanti. Il secondo obiettivo è la creazione dell’OTP (osservatorio territoriale partecipativo) che avrebbe diversi compiti, tra cui collaborare con il garante, tutelare e incentivare la cultura romanes, valutare e giudicare, su tutto il territorio regionale, i progetti, i fondi e le strategie politiche applicate alle comunità romanes. Premiando quelli migliori e bocciando quelli inutili. L’OTP sarebbe formato da 9 persone, di cui 4 provenienti dalla comunità romanes, i quali dovranno avere determinati requisiti; Competenze specifiche nella materia oltre a requisiti morali di spessore. Inserire la partecipazione attiva e qualificata(noi diciamo pure non esclusiva. Infatti ci sono cinque persone non rom)fa parte della strategia nazionale delle comunità romanes. Alle recenti amministrative hai apertamente annunciato di appoggiare Valerio Formisano, il candidato alternativo della sinistra. La Lav Romanò è apolitica e apartitica. L’appoggio all’amico Formisani è stato di tipo personale e non di associazione. Formisani rappresentava tra tutti i candidati, secondo me, la vera sinistra. Era l’unico che aveva delle strategie politiche serie nelle tematiche sociali. Cosa si può fare ancora affinché la comunità Rom si integri nella città di Cosenza superando le barriere delle discriminazioni? Il nostro intendo è proprio quello di fare dei percorsi che diano alle comunità romanes gli strumenti necessari per inserirsi nel contesto cittadino e integrarsi in modo positivo (ricordando sempre che l’integrazione e il venirsi incontro si fa in due e mai da uno solo). A me la giunta Occhiuto non piace. L’attuale sindaco mi sa molto di scenico, ma di poca sostanza. Sicuramente abbiamo una città più bella da un punto di vista visivo, ma allo stesso ci ritroviamo una città abbandonata da un punto di vista sociale, con un welfare che fa acqua da tutte le parti. Io dico spesso che è stata la scelta meno peggiore ma non la scelta migliore. Come sono i rapporti tra l’associazione che rappresenti e l’amministrazione comunale? Lav Romanò cerca di tenere vivo il rapporto con l’amministrazione comunale. Non più di un mese fa abbiamo presentato una proposta per fare insieme all’amministrazione un percorso che porti al superamento del campo rom di via Reggio Calabria. Mai pensato di scendere in campo in politica attivamente? Ho avuto diverse proposte in ambito politiche e puntualmente le ho rimandate indietro da dove sono arrivate. Sono state sempre proposte per ruoli o per fare prestazioni e mai con delle strategie politiche da poter condividere con un progetto serio che andasse a vantaggio delle comunità. Nella mia comunità spesso si è fatto l’errore di cedere al ruolo o alla prestazione che poi porta vantaggio solo a chi la effettua. Voglio assolutamente evitare di fare lo stesso errore. Per il momento non penso ad una carriera politica, ma se arrivasse una proposta per una strategia politica che potrebbero portare vantaggi alla comunità la prenderei in considerazione.

    Astolfo Perrongelli

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