Imputato in un processo si allontana per fare una rapina

Non è sfuggito però all'attenzione dei Carabinieri che lo hanno arrestato poco dopo

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    In attesa di essere ascoltato dal giudice in un’udienza di un processo penale in cui è imputato, lascia per pochi minuti l’aula giudiziaria e compie una rapina. È quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Paola. Un comportamento paradossale al quale i Carabinieri della stazione della cittadina tirrenica, cordinato dal comandante della Compagnia, Antonio Villano, hanno posto fine arrestando il responsabile, M. P., un 39enne di Scalea, celibe, disoccupato, sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Secondo la ricostruzione dei fatti, erano da poco trascorse le due di pomeriggio, quando in un esercizio commerciale in pieno centro è entrato un uomo che, sin da subito, si è dimostrato poco interessato agli acquisti. Dopo qualche secondo lo stesso si è diretto verso il titolare del negozio, dapprima minacciandolo e subito dopo, intimandogli la consegna del denaro presente in cassa, colpendolo con diversi pugni la viso. L’atto finale è stata la sottrazione della somma di 200 euro contanti presenti in una borsa posizionata accanto al registratore di cassa. L’uomo, recuperata una stampella che aveva lasciato fuori il negozio, si è poi allontanato rapidamenteverso le vie del centro. È stato lo stesso titolare del negozio, subita la rapina, a chiamare i Carabinieriper denunciare l’episodio. Sul posto si è immediatamente portata una pattuglia della Stazione cittadina che ha raccolto le prime informazioni sul rapinatore e diramato un identikit dello stesso. La ricerca del rapinatore è giunta anche ai Carabinieri che effettuano servizio di assistenza alle aule giudiziarie presso il Tribunale di Paola e proprio quest’ultimi hanno riconosciuto tra le persone presenti nel palazzo di Giustizia l’uomo presunto autore della rapina che evidentemente era già rientrato nella speranza, probabilmente, di costruirsi un alibi e di non destare alcun sospetto. E tuttavia allo sguardo attento dei militari non è sfuggito che vi era un’esattacorrispondenza fisica tra l’uomo e quella riportata nell’identikit fornito dal commerciante vittima della rapina,compreso il particolare della stampella. Il soggetto in questione, peraltro, era in Tribunale con il suo avvocato in attesa che venisse celebrato il processo penale che lo vedeva come imputato. L’uomo è stato pertanto arrestato dai carabinieri della locale stazione e condotto presso la caserma di Paola per i necessari approfondimenti. Non ha ovviamente avuto problemi a reperire repentinamente il proprio avvocato di fiducia. Successivamente è stato tradotto nel carcere di Paola in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di rapina ai danni di esercizio commerciale.

    (Rino Muoio)

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