Giudice in pensione rischia di essere investito in bici da un suo collega

Ed Eugenio Barca, segretario regionale del partito Liberale si è rivolto al sindaco Occhiuto per maggiori controlli in viale Mancini

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    Dopo il salotto buono della città, ossia corso Mazzini, c’è lui: viale Mancini. Uno stradone che parte da piazza dei Bruzi e arriva sino al confine con Rende. Una striscia di cemento, quattro corsie e al centro uno spazio riservato ai pedoni. Solo che in questo periodo, soprattutto se fa bel tempo, diventa un po’ pericoloso passeggiare per il viale. Il perché? Semplice, ci sta il rischio di essere aggrediti da randagi, oppure di essere investiti da qualche ciclista. In particolar modo dai ragazzini che sfrecciano da un capo all’altro della promenade. Ma, si sa, la bici piace a tutti. Anche a qualche magistrato che non perde occasione di salire in sella alla sua due ruote e pedalare. E’ capitato però che un togato, ha rischiato di travolgere, nei giorni scorsi, un giudice in pensione. Quest’ultimo stava camminando in compagnia di un amico e della moglie quando si è visto passare davanti la bici guidata dal suo ex collega che per poco non lo investiva. Ma il magistrato avventuroso ha messo a rischio anche un paio di persone che sul viale Mancini portano a spasso i cani. Diverse sono state le segnalazioni. Il giudice in bici ora si vede di meno, mentre i controlli sulla seconda strada della città non esistono. Anche perché, oltre a essere investiti da ciclisti che forse pensano di allenarsi per partecipare al Giro d’Italia, si corre il rischio di essere morsi da qualche cane. No, non si sta parlando dei poveri randagi, ma di persone che portano a spasso i loro amici a quattro zampe, e senza preoccuparsi di cosa possa accadere, li liberano dal guinzaglio. Cosicchè è accaduto più volte di vedere due cani azzuffarsi per colpa di proprietari incoscienti. Anche la questione della velocità delle auto è una peculiarità di viale Mancini. Ed è stata sollevata da Eugenio Barca, politico di lungo corso, segretario regionale del Pli. Quest’ultimo su Facebook ha scritto un post rivolto al sindaco Mario Occhiuto: Chiedo ufficialmente al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto come segretario regionale del partito Liberale italiano di prendere seri provvedimenti per la tutela dei cittadini sul viale Giacomo Mancini dove tantissime autovetture lo percorrono ad altissima velocità. Aspettiamo il dramma? Poi di chi la colpa? Sindaco è la terza volta che denuncio questa grave situazione”. Infine, non manca chi, non avendo trovato parcheggio lungo i bordi della strada, si infila sulla pista ad attendere l’uscita degli studenti dato che ai lati del corso ci sono diversi istituti scolastici. Nei giorni scorsi, una donna, noncurante dei passanti e dei ciclisti, si è piazzata al centro del vialetto. E mentre aspettava qualcuno s’è fatta una bella chiacchierata al telefono. E dei vigili urbani o della polizia provinciale neppure l’ombra.

    Astolfo Perrongelli

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