Parte il servizio di refezione scolastica

L’assessore alla cultura e vicesindaco Fabio Angilica commenta le novità

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    “Un atto di giustizia sociale”. Così Fabio Angilica, assessore alla Cultura e vicesindaco di Cetraro, commenta le novità (tra cui, in particolare, l’istituzione delle fasce di reddito per l’acquisto dei ticket) che quest’anno caratterizzano il servizio di mensa scolastica per gli alunni che frequentano la Scuola primaria e dell’infanzia dell’Istituto comprensivo di Cetraro, che, come è noto, avrà finalmente inizio domani, mercoledì 16 novembre. “Riprende mercoledì 16 il servizio di refezione scolastica, questo anno con qualche novità in più – ha, infatti, scritto Angilica, in una nota, entrando subito nel merito della questione – Dopo una attenta fase di studio, e per come richiesto da tanti genitori, l’Amministrazione comunale ha ritenuto utile istituire le fasce di reddito per l’acquisto dei tickets mensa. Fino allo scorso anno, infatti, i tickets potevano essere acquistati al costo unitario di € 1,80, uguale per tutte le categorie di reddito. Se quest’anno avessimo voluto mantenere un’unica fascia saremmo stati costretti ad aumentare la tariffa unitaria a € 2,10, per via del taglio ai rimborsi che il Comune ha dovuto subire. Naturalmente tale aumento non solo sarebbe stato insostenibile per tante famiglie, ma soprattutto profondamente ingiusto, perché un ingegnere avrebbe continuato a pagare per la mensa del figlio lo stesso costo sostenuto, ad esempio, da un sarto per il proprio”. “Con l’introduzione delle fasce – ha, quindi, sostenuto l’assessore Angilica, concludendo la nota – ciò non avverrà più, perché è giusto che chi ha di più paghi di più, e chi si trova in una situazione economica svantaggiata venga agevolato dalla pubblica amministrazione. Non si tratta, quindi, solo di una manovra ragionieristica, ma soprattutto di un importante atto di giustizia sociale, che mette al centro dell’attenzione dell’azione amministrativa le famiglie disagiate e socialmente più esposte, al fine di garantire per loro e soprattutto per i loro bambini importanti servizi senza ulteriori aggravi economici”.

    Clelia Rovale

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