Cetraro, presto uno scuolabus per disabili

Il Comune ha approvato la richiesta di un contributo alla Regione, nell’ambito del piano “Diritto allo studio 2016”

Più informazioni su


    Nell’ambito del piano per il Diritto allo studio 2016, la Giunta, con apposita delibera, ha approvato, nei giorni scorsi, la richiesta di un contributo alla Regione per l’acquisto di uno scuolabus fornito di pedana per alunni disabili. La Regione, in attuazione della deliberazione del 13 giugno 2016, relativa, appunto, al “Piano per il Diritto allo studio anno 2016”, intende, infatti, concedere ai Comuni un contributo per l’acquisto di scuolabus, per favorire l’accessibilità alle strutture scolastiche e la partecipazione degli studenti alle attività extrascolastiche. Sulla base delle risorse complessive disponibili, la stessa Regione potrà concedere un contributo di massimo 50.000,00 euro, per ogni scuolabus con pedana per alunni diversamente abili. Da sottolineare, a proposito di questa richiesta, che il Comune di Cetraro assicura il servizio di trasporto degli alunni frequentanti le scuole statali dell’infanzia, primaria e secondaria con propri automezzi, che vengono concessi in comodato gratuito alle ditte che, di volta, in volta, gestiscono tale servizio, e che l’attuale dotazione dei mezzi di trasporto scolastico si compone di cinque scuolabus. Inoltre, gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico sono circa 180, di cui 10 diversamente abili; pertanto, l’attuale dotazione di mezzi di trasporto scolastica risulta chiaramente insufficiente, soprattutto considerando il numero degli alunni diversamente abili e che, come si sottolinea nella relativa delibera, il territorio di Cetraro si sviluppa su un’area di 65,67 Kmq e comprende circa 60 contrade. Quindi, l’insufficiente dotazione dei mezzi, rispetto al numero degli alunni trasportati e al vasto territorio su cui viene effettuato il trasporto, comporta la necessità per gli stessi mezzi di dover effettuare più volte gli stessi percorsi dalle abitazioni degli alunni alle sedi scolastiche, sia prima dell’inizio dell’orario scolastico che dopo le lezioni. Ogni scuolabus percorre, infatti, mediamente 100 km al giorno, con conseguente eccessiva usura dei mezzi stessi e soprattutto l’offerta agli utenti di un servizio non ottimale, in quanto comporta, tra l’altro, lunghi periodi di permanenza degli alunni negli scuolabus o nelle sedi scolastiche prima e dopo l’inizio delle lezioni. “I plessi scolastici di Cetraro – si legge, inoltre, nella delibera – sono in tutto 9; gli scuolabus, pertanto, necessitano costantemente di manutenzione anche durante il periodo scolastico. L’esigenza di disporre di un efficiente servizio di trasporto è molto avvertita in questo Comune, stante la sua struttura urbana abbastanza ampia con molte contrade distanti dai due maggiori Centri abitati e dalle principali frazioni dove sorgono le strutture scolastiche. Questo Comune deve assicurare il trasporto scolastico anche di alunni portatori di handicap frequentanti le scuole dell’obbligo. Il che pone la necessità di disporre di un automezzo adeguato, al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza per i soggetti disabili, considerando che solo uno degli scuolabus di quelli attualmente in dotazione risulta idoneo al trasporto di detti alunni”. “A seguito di ciò – si legge, infine, nella stessa ordinanza della Giunta comunale di Cetraro, motivando la richiesta – il Comune di Cetraro ha la necessità di acquistare uno scuolabus abilitato anche al trasporto di alunni diversamente abili avente le seguenti caratteristiche: scuolabus munito di pedana per disabili, con 28 posti, di cui 4 per trasporto alunni diversamente abili più 1 accompagnatore, più 1 autista” e che “Questo Comune non dispone delle risorse di bilancio sufficienti per l’acquisto di un nuovo scuolabus, non ha beneficiato di contributi comunitari, nazionali, regionali o provinciali per l’acquisto di scuolabus negli ultimi cinque anni”, che “la procedura di acquisto dello scuolabus sarà attivata esclusivamente a seguito di riconoscimento del suddetto contributo”

    . Clelia Rovale

    Più informazioni su