Bimbo nasce morto: No all’archiviazione del caso

Riaperta l’indagine sul decesso del neonato avvenuto nel dicembre del 2013 all’Annunziata. Accolta la richiesta dei genitori assistiti dall’avvocato Margherita Corriere

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    Il Gip Branda ha accolto, ieri, l’opposizione all’archiviazione promossa dal legale Margherita Corriere della coppia del nascituro morto in circostanze non chiariate all’Annunziata nel dicembre del 2013. La richiesta di riapertura delle indagini è stata supportata da una esaustiva consulenza di parte redatta dallo specialista in medicina legale, chirurgia d’urgenza e ostetricia e ginecologia, professore Sergio Funicello.

    I genitori del piccolino nato morto all’Annunziata hanno avuto la risposta che attendevano da parte del Gip Branda. La mamma e il papà erano rimasti perplessi sui motivi della richiesta di archiviazione del Pm che si basava, secondo il loro legale, su una consulenza dove ancora era rimasti tanti i punti incerti su cui fare delle accurate investigazioni. Ieri quindi il Gip Branda ha disposto che il Pm faccia nuove indagini, dandogli il termine di 90 giorni per effettuarle, ed ha evidenziato in particolare come sia destituita di fondamento la giustificazione dei Sanitari di non aver potuto controllare la signora M. per indisponibilità di cardiotocografi, in quanto, afferma il gip non si è tentata nemmeno l’auscultazione, né tantomeno i Sanitari per sopperire all’insufficienza del numero degli apparecchi, hanno curato di alternare l’uso degli strumenti tra tutte le gestanti.

     

    Alla luce di tutti i fatti messi in evidenza e della non esaustività della consulenza del Pm è stata ravvisata l’esigenza di nuove e più scrupolose indagini in particolare sulla prevedibilità ed evitabilità dell’evento, nonché di individuare tutti i sanitari che avrebbero dovuto occuparsi della esecuzione del tracciato cardiotocografico e degli altri esami diagnostici necessari a rilevare nell’immediato la sofferenza fetale, nonché l’ostetrica incaricata di seguire la partoriente.

    I signori C. e M. si sono dichiarati sollevati del pronunciamento del Gip, perché ritengono il prolungamento delle indagini un atto doveroso verso la loro creaturina, che non ha avuto la possibilità di avere una sua vita, in modo da verificare la realtà oggettiva dei fatti e le reali responsabilità. Soddisfazione è stata espressa dal legale della coppia, avvocato Margherita Corriere che afferma: “Aspettavamo fiduciosi il responso del Gip che è stato molto puntuale. Ora il tutto passa al Pm per le ulteriori indagini. Sono soddisfatta di tale provvedimento e continueremo, nel rispetto dei ruoli e dei compiti assegnati dalla legge, ad attenzionare il caso in un lavoro di squadra in sinergia con il medico legale Sergio Funicello.”

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