Aldo Casaula: ‘Il biliardo è un’arte e una grande passione’

LE INTERVISTE DI COSENZAINFORMA.IT Il campione cosentino: “Un consiglio ai giovani? Meglio il biliardo che Maria De Filippi”

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    A cominciare dallo “Spaccone” con Paul Newman, passando per il sequel “Il colore dei soldi” e per finire con la trilogia di Francesco Nuti con “Io, Chiara e lo Scuro”, “Casablanca Casablanca” e il “Signor Quindicipalle”. Tutti film con un solo soggetto: il biliardo. Cosenza e Rende non hanno nulla a che fare con i film citati. Hanno tuttavia in comune uno dei più bravi giocatori di biliardo d’Italia. Si tratta di Aldo Casaula. E cosenzainforma lo ha intervistato…

    Biliardo che passione, dunque…..

    Essendo un’arte , non può che essere una grande passione;

     

    Che effetto fa gareggiare con i giocatori più forti d’Italia?

    Purifica lo spirito e facilita alcuni aspetti della vita reale 

     

    Tuo padre, Umberto Casaula è stato campione italiano della massima categoria, quanto ti ha influenzato e che consigli ti ha dato…

    Mio padre,  un punto di riferimento importantissimo, ho sempre scrutato e studiato tutti i suoi movimenti, anche guardando i suoi vecchi incontri. Inutile dire, che ogni suo suggerimento lo custodisco gelosamente, cercando di metterlo in pratica…cosa che non è affatto facile, perchè devo coniugarlo con le mie propensioni e il mio stile. Preziose le discussioni giornaliere, per cercare di arricchire le vedute di gioco.

     

    Sei tra i 50 giocatori più forti e sei ad un passo ad entrare nella top. Quante ore di allenamento al giorno servono per salire sempre più in alto?

    Sfrutto tutti i momenti possibili, a costo di levare tempo alla famiglia, ma non nego che serve pure e  molto allenare la mente. insomma  non è semplice, ci vuole impegno.

     

    Qual è stata la vittoria a cui sei maggiormente legato?

    La conquista del titolo di campione italiano di mio padre.

     

    La specialità in cui primeggi?

    I 5 birilli, ovvero “l’italiana”

     

    Una volta il biliardo era considerato un passatempo da bar, ora è diventata una vera disciplina. Ma vale anche in questo campo il motto “l’importante è partecipare e non vincere”?

    Vero, è una vera e propria disciplina, è divertente comunque partecipare, ma conta la vittoria se si vuole gareggiare a livelli professionali. Esistono delle classifiche a cui far riferimento, se perdi sei fuori.

     

    Infine un appello ai giovani che vogliono conoscere meglio questa disciplina

    Meglio il biliardo….che Maria De Filippi

     

    Astolfo Perrongelli

     

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