La ‘scalata’ di Beatrice: da Cosenza all’Olimpo della moda

Eleganza, classe, bellezza. Sono alcune tra le migliori qualità che contraddistinguono il positivo cammino professionale e personale di Beatrice Caracciolo

Più informazioni su


    Statuaria bellezza, cosentina di nascita, meneghina per adozione, modella per vocazione. Nel corso degli anni, la 24enne ha perfezionato le sue qualità, aggiungendo all’elenco del suo vasto curriculum, anche la sua esperienza di ballerina, di cantante, di hostess e di traduttrice. Sia per lavoro che, soprattutto, per passione la 24enne cosentina ha imparato le lingue. Ne parla almeno sei o sette, tutte correttamente. Beatrice, cresciuta con il sogno della moda, dopo aver brillantemente frequentato il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di rende ed essersi laureata alla Cattolica di Milano, ha puntato tutte le sue chanche sulla passerella, diventando in breve tempo una delle testimonial di bellezza più ricercata sul panorama nazionale ed internazionale. La sua vita, una continua spola tra Milano e le principali capitali della moda e del fashion, su tutte Parigi, è in continua evoluzione. Nonostante la sua etichetta da “star”, non ha perso il suo modo di essere: semplice e combattiva. Il mondo della moda, nazionale ed internazionale, ha scelto di “adottarla”, facendola sfilare sulle principali passerelle internazionali. Ma Beatrice Caracciolo, non è solo bella, straordinariamente bella. E’, molto di più. E’ un vulcano di idee e di cultura. Letteratura, musica, teatro, cinema, sono solo alcune delle sue passioni. Alta 1,78, con perfetti numeri da capogiro, grandi occhi verdi, lunghi capelli biondi e tratti somatici di bellezza nordica, la modella e fotomodella cosentina è diventata anche una dei “volti” più accoglienti della movida milanese. Quella più “in”. Il suo rapporto con la sua città di nascita non l’ha mai spezzato. Cosenza, la sua famiglia, i suoi amici, nonché i tanti estimatori che, nel tempo, hanno iniziato a seguirla e ad ammirarla fanno il tifo per lei. Raggiungiamo telefonicamente Caracciolo. E’ a Milano. L’accoglienza che ci riserva è ottima. Da buoni amici. “E’ sempre un grande piacere sentire una voce che mi ricorda tanto la mia città, le mie origini”. L’accento del sud, lei l’ha perso, con ore e ore di dizione e di canto. “Per questo lavoro, si deve essere perfetti. Bisogna parlare senza cadenze”. Mentre conversiamo, le squilla il telefonino in continuazione. C’è un po’ di tutto: affetti, lavoro, amore. “Ho sempre sognato di fare la modella. Mi è sempre piaciuto questo mondo. Sapevo allora, agli inzi della mia carriera, così come oggi, ne sono ancora più consapevole, che c’è bisogno di perfezionarsi, di migliorare, di crescere. Umanamente e professionalmente. Non basta essere solo bella. C’è bisogno di testa, di cuore e di voglia di misurarsi con se stessi. Il mondo della moda, come quello dell’arte, come quello più in generale del lavoro, richiede sempre qualcosa in più. E, se non ti adegui alle esigenze del mercato, purtroppo sei fuori. E, non basta essere solo bella. Serve sacrificio, serve passione, serve credere in se stessi. Serve anche avere pazienza. Se ci si mette impegno, se ci si mette in discussione, con spirito costruttivo, buona dose d’ottimismo e anche voglia di migliorare, le risposte arrivano. Sempre, così come arrivano anche le soddisfazioni”. Bella e vera. Beatrice Caracciolo, infatti, è la bella favola di una ragazza di Cosenza che ce l’ha fatta, con le sue forze, con il suo impegno, con la sua determinazione. Quella stessa che ha caratterizzato la sua scalata professionale. Complimenti Beatrice e in bocca al lupo.

    Carmine Calabrese

    Più informazioni su