Unical: ‘Cittadella’ del sapere o delle ‘sbarre’?

Alcuni studenti sollevano il problema dei parcheggi all'Università della Calabria

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    Ma è la “cittadella” del sapere o quella delle “sbarre” che delimitano parcheggi più o meno “privati”? La domanda sa la stanno ponendo alcuni studenti che hanno segnalato a Cosenzainforma.it la situazione che si è venuta a creare all’Università della Calabria, in particolare nei pressi dell’Aula Magna, una zona centrale del Campus d’Arcavacata. “Una grossa porzione di quest’area, infatti, nei giorni scorsi è stata transennata per la costruzione di un ristorante, riducendo, quasi dimezzando – dicono gli studenti – il numero dei parcheggi esistenti”. Un disagio che, a nostro parere per la verità farebbe poca notizia visto che è un fatto del tutto normale che la presenza di un cantiere riduca gli spazi utili per i posteggi. Ma la nostra “visione” delle cose non coincide con quella di questi studenti che ci hanno fatto notare come, a loro parere, nell’area in questione basterebbe poco per eliminare qualsiasi disagio e, nello stesso tempo, fornire all’esterno un bel messaggio, anche simbolico, di “apertura” del campus. “Adiacenti alla zona dell’Aula magna – ci fanno sapere gli studenti – esistono, infatti, diverse aree che potrebbero dare non poco respiro a quanti hanno necessità di parcheggiare. In particolare, facciamo riferimento al parcheggio del Teatro Piccolo, a quello del Centro Residenziale ed a quello della nuova struttura dove sono stati spostati gli uffici del Centro Residenziale. Tutti spazi, per centinaia di posti macchina, che sono utilizzabili esclusivamente da quei pochi “fortunati” che hanno modo, magicamente, dicono con un certo sarcasmo gli studenti, di far alzare la sbarra poste all’ingresso. Una situazione davvero singolare – concludono gli studenti – quasi paradossale che costringe le automobili ad accalcarsi quando solo a pochi metri tantissimi spazi restano inutilizzati”.

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