Differenziata a Rende, eliminano i cassonetti ma il servizio non è partito. La denuncia di M5S

Il caso che fa infuriare i cittadini a Roges. Non considerate le problematiche sociali

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    Eliminano i cassonetti dalle strade in vista dell’avvio del porta a porta ma il servizio non è ancora iniziato e non partirà prima di lunedì prossimo. Comprendiamo a fondo la rabbia dei cittadini di Roges per un avvio del porta a porta sbagliato, che non garantisce neanche le emergenze sociali. In questo quartiere stamattina le guardie ambientali hanno rimandato a casa i cittadini con le buste della spazzatura in mano, senza dare troppe spiegazioni.

    In pratica i cittadini dovranno tenersi i rifiuti in casa fino a domenica sera. Fallimentare, dunque, questa prima fase di porta a porta perché è mancata una comunicazione puntuale sull’avvio del nuovo servizio in città. I cittadini brancolano nel buio, non c’è un avviso pubblico che indichi date e orari precisi dell’avvio del servizio quartiere per quartiere, non è stata pensata un’attività capillare sul territorio comunale. In molti condomini, la metà dei residenti non hanno ancora i mastelli e indicazioni utili per effettuare la raccolta porta a porta, che prima o poi partirà in tutti i quartieri.

    E poi, mentre parte il porta a porta non sono state realizzate ancora le Postazioni ecologiche zonali, le cosiddette Pez. Un disagio per tutti quei cittadini che devono smaltire pannolini o pannoloni e ancora tutti quei materiali sanitari speciali e pericolosi. Rifiuti che andrebbero a finire nell’indifferenziata altrimenti, prevista però un solo giorno a settimana, dunque per ben 7 giorni materiale maleodorante dovrà stazionare nelle case dei rendesi. Il cittadino dovrà spendere altri soldi per comprare mastelli ad hoc per questo tipo di immondizia?

    Perché nessuno, né l’amministrazione né il gestore, ha pensato di dotare di contenitori idonei da consegnare previa specifica richiesta. Sono queste alcune complicazioni che ci vengono segnalate in questi giorni dai cittadini rendesi che non intendono sborsare altri soldi e che al contempo non si spiegano come sia possibile pagare oltre 8 milioni e mezzo di euro un servizio che non soddisfa le esigenze più elementari.

    Come Movimento 5 Stelle ribadiamo le nostre perplessità per questo avvio di raccolta differenziata Porta a Porta, e rimaniamo stupiti dal fatto che tutti i nostri suggerimenti siano stati completamente ignorati dall’amministrazione Manna che da tre anni chiede solo sacrifici ai cittadini rendesi senza dare niente in cambio.

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