Focus. Rende e la raccolta differenziata porta a porta
L’ingegnere ambientale Tina Liguori spiega ai lettori di Cosenzainforma.it come funziona
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Il 29 maggio la città di Rende ha introdotto la raccolta differenziata porta a porta (detta anche PaP) , sistema molto efficace che consiste nel depositare i rifiuti urbani , opportunamente differenziati, in giorni prestabiliti, davanti l’uscio di casa.
La raccolta PaP è un modello di gestione molto valido che garantisce il raggiungimento di un’alta percentuale di rifiuti differenziati. Con il sistema di raccolta domiciliare il cittadino si responsabilizza, è costretto a ridurre i propri rifiuti, a separarli e deporli in idonei mastelli. Dalle nostre strade spariscono definitivamente i cassonetti, diventati ultimamente simboli fallimentari di degrado, abbandono e noncuranza.
La raccolta PaP presenta una serie di vantaggi sia ambientali che economici : in discarica conferisce solo una minima percentuale di rifiuti indifferenziati, l’ambiente ne trae vantaggio grazie anche all’abbattimento dell’emissioni tossiche; i costi legati allo smaltimento dei rifiuti vengono in parte abbattuti, e con il risparmio che ne consegue si potrebbero creare nuovi posti di lavoro.
E’ questo quello che è successo negli anni in molti comuni Italiani: da Ponte delle Alpi, ritenuto il comune più virtuoso di Italia, che aderisce al sistema di raccolta domiciliare nel 2007 , a Baronissi, nel Salernitano, che ha iniziato la raccolta PaP nel lontano 2001 e oggi ricicla circa il 74% dei suoi rifiuti, con un abbattimento dei costi di circa il 28% . A Ponte delle Alpi i cittadini hanno risposto con entusiasmo e in modo ottimale all’avvio del nuovo sistema di gestione rifiuti, differenziando e riducendo in maniera drastica l’indifferenziato. Basti pensare che nel 2010 sono arrivati a produrre solo 29 kg pro capite di rifiuti indifferenziati contro i 368 Kg pro capite prodotti nel 2006!!
Con l’abbattimento dei costi legato alla diminuzione della quantità di rifiuti conferiti in discarica il comune di Ponte delle Alpi ha potuto assumere 5 nuovi operai impiegati ancora oggi nella raccolta.
Questi dati dovrebbero quindi farci bene sperare. Per riuscire ad attuare al meglio la raccolta PAP bisogna cambiare modo di considerare i rifiuti: non considerarli più come un problema ma piuttosto come una risorsa. Sicuramente ci saranno una serie di difficoltà iniziali legate soprattutto alla volontà del singolo individuo e al suo senso civico.
La buona riuscita del nuovo sistema di gestione proposto dal nostro Comune dipende da tutti noi: dovremmo adoperarci prima di tutto per ridurre i nostri rifiuti, riutilizzando e riciclando al meglio quello che si può (vetro, plastica, ecc) , e facendo confluire in discarica solo una minima parte di indifferenziato. So che è difficile, , ma con un po’ di buona volontà riusciremo ad adeguarci , a cambiare le nostre abitudini e lo faremo soprattutto in nome dello sviluppo sostenibile, per salvaguardare e preservare il nostro territorio e garantirlo alle generazioni future.
Tina Liguori
Ingegnere ambientale