GIORNO 8. ‘Hanno bloccato gli ingressi nei canili sanitari’

COSENZAINFORMA CONTRO IL RANDAGISMO. ‘Il vero problema è che i canili sono saturi’: Angelo Vanni, dell’associazione “Qualazampadiamante” punta il dito contro il decreto del commissario ad acta che avrebbe bloccato gli ingressi nei canili sanitari. Intanto noi aspettiamo ancora l’autorizzazione del’Asp per intervistare la dottoressa Bonofiglio

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    Quello dei cani randagi è un problema serio. Branchi di animali, alcuni dei quali aggressivi probabilmente per fame, continuano a tenere in scacco la città di Cosenza. Il Comune dice che la cattura spetta all’Asp, e questo risulta vero da una legge regionale che regolamenta questa materia, l’Azienda sanitaria, però, non interviene, ma non se ne conosce la ragione. Qualcuno avanza l’ipotesi che manchino i soldi da dare alle ditte private che, come già fatto in passato, si occuperebbero di svolgere il lavoro. Intanto registriamo l’intervento di Angelo Vanni, dell’associazione “Qualazampadiamante”. Per Vanni il problema reale è che “ in questo momento sono saturi tutti i canili per effetto del dca n° 32 ,a mio avviso illegale, e che di fatto con le sue normative ha bloccato gli ingressi nei canili sanitari e di conseguenza le sterilizzazioni. Il Comune di Diamante ha preso contatti con tutti i canili della provincia e in nessuno è possibile farli entrare. Da parte mia voglio fare alcuni calcoli: noi abbiamo nella nostra provincia 151 comuni, volendo essere buoni tra cucciolate e cani arriviamo a circa 10 cani al mese se moltiplichiamo questa cifra per 151 abbiamo circa 1510 cani al mese sulle strade e penso sia un dato certo, ritornando al decreto ritengo che sia illegale poiché non è mai avvenuta la conferenza dei sindaci e perché non è stato pubblicato su nessun burc regionale”.

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