Nasce l’osservatorio permenente su Cosenza vecchia

Composta dalle associazioni ‘Prima che tutto crolli’, Civica amica’ e comitato ‘Piazza piccola’

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    Le associazioni ‘Prima che tutto crolli’, Civica amica’ e comitato ‘Piazza piccola’, riunitisi per discutere dei problemi del centro storico di Cosenza dal punto di vista dei residenti e della cittadinanza, esprimono grave preoccupazione per il progressivo, inaccettabile degrado, strutturale e sociale, in cui versa Cosenza vecchia. Crolli, incolumità delle persone, mancanza di servizi, randagismo sono le note componenti della carenza di qualità urbana e vivibilità che i cittadini di questi quartieri sono costretti a subire. Abbiamo letto con interesse le recenti dichiarazioni del sindaco che intende “riportare la vita” nel centro storico e vogliamo prenderlo in parola. Apprezziamo che il sindaco si sia reso conto che il centro storico sia riuscito in passato ad aggregare i cittadini in piena sicurezza e possa continuare a svolgere questo compito. Aspettiamo, pertanto, che l’operato dell’Amministrazione comunale si muova realmente in questa direzione. Noi vigileremo e controlleremo che ciò avvenga attraverso lo strumento di un osservatorio permanente su Cosenza vecchia che abbiamo deciso di costituire e per il quale auspichiamo la partecipazione di altre associazioni cittadine, di tecnici e singoli cittadini, in linea con i principi di sussidiarietà e partecipazione contenuti nell’articolo 118 della Costituzione. Considerato che il Consiglio comunale sta per adottare, sia pure purtroppo in modo poco partecipato, il Piano Strutturale Comunale (PSC) della città, riteniamo di dover segnalare con forza alcune priorità relative alla zona: assieme alla sicurezza dell’edificato e dei cittadini, la salvaguardia della cultura di “Cosenza la dotta”, l’efficace incentivazione delle attività economico-produttive e la mobilità-accessibilità, soprattutto per i piani di sicurezza civica. In concreto, e sempre nell’ottica della partecipazione, invitiamo l’Amministrazione comunale a:

    1) tener conto della mappatura degli edifici a rischio crollo prodotta di recente dal Comitato Piazza Piccola;

    2) risolvere in tempi brevi i gravi problemi dell’ente morale Biblioteca Civica, e dei suoi lavoratori, che è la più antica istituzione culturale della Calabria;

    3) aderire, nell’interesse della Città, alla proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la rivitalizzazione dei centri storici calabresi, elaborata da “Prima che tutto crolli”, che ha finora ottenuto l’adesione di circa cinquanta Comuni calabresi.

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