Massoneria: Si celebra il tricentenario della fondazione

In città , domenica prossima, giungeranno massoni del Grande Oriente d’Italia da tutta la Calabria. Nel castello Svevo un tempio allestito per l’occasione e festa del solstizio d’estate. Perfetti: “Dalla Bindi attendiamo di conoscere i nomi dei delinquenti iscritti nelle nostre logge”. Bisi: “La nostra è una risposta alla campagna denigratoria della Commissione parlamentare antimafia”

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    Domenica 18 giugno la Massoneria del Grande Oriente d’Italia celebrerà anche a Cosenza, come sta già facendo in molte altre città italiane, i 300 anni della libera muratoria. Nel castello Svevo, che domina la città bruzia, verrà allestito un tempio massonico aperto al pubblico, e potrà essere visitato da chiunque ne abbia voglia dalle 12,00 e fino alle 19,00. In serata, poi, i massoni, che giungeranno a Cosenza da tutta la Calabria, in rappresentanza di 74 logge, celebreranno festeggeranno il solstizio d’estate, la festa del Sole, della luce. “La scelta anche della Calabria per la celebrazione del tricentenario – dice Antonio Perfetti (in foto a dx), avvocato cosentino, gran maestro aggiunto del Goi – non è casuale e assume una dimostrazione di chiarezza, di apertura. Non c’è alcun mistero “vietato” o illegale ad avvolgere la Massoneria. L’unico nostro mistero è la ricerca di ciò che è occulto e che l’Onnipotente ha nascosto in Natura”. Per Perfetti il nulla di fatto in cui è finita l’inchiesta della Commissione parlamentare antimafia, che aveva ipotizzato commistioni tra Massoneria e ndrangheta in Calabria, arrivando a sequestrare gli elenchi degli iscritti, “è stato un vero autogol. Stiamo ancora attendendo dall’onorevole Bindi – dice Perfetti – di conoscere i nome dei delinquenti iscritti alla nostra logge. Direi – conclude il gran maestro aggiunto del Goi – che l’inchiesta ci ha praticamente legittimati sotto il profilo della legalità”. Alla manifestazione di Cosenza parteciperà anche il gran maestro del Goi Stefano Bisi. “L’iniziativa pubblica di Cosenza e delle altre città italiane – dice Bisi a Cosenzainforma.it – è una risposta importante, forte, alla campagna aggressiva, persecutoria e denigratoria della Commissione parlamentare antimafia, ed in modo particolare di alcuni suoi membri che hanno addirittura presentato proposte di legge pensando ad una legislazione speciale per i massoni. Ma noi – conclude Bisi – non ci faremo intimidire”.

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