Bianca Rende su accordo Metrotranvia

Dopo la guerra del ”pennacchio”, del “Lei non sa chi sono io” e de “il progetto si è fatto come volevo io”, la maggior parte dei cittadini resta tuttora attonita ed incapace di dare un proprio parere sui cambiamenti che la nuova progettazione dei lavori, imporrà alla vita e alle abitudini dei cosentini

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    Bisogna riconoscere che finora la informazione e la partecipazione alle scelte da parte dei cittadini e dei loro rappresentanti consiliari, è stata scarsa e comunque deviata dal solito gergo politichese con cui si è affrontata la questione. Si avverte nella cittadinanza la necessità di incontri separati ad hoc, mirati sulle ricadute dei problemi su zone diverse, per illustrare i disturbi che la realizzazione dell’opera, pur necessaria e strategica per la costruzione della Città unica, per la quale ci siamo battuti in campagna elettorale, creerà nei due anni previsti di lavoro ed anche dopo, con queste modifiche. La partecipazione civica resta la via maestra del potere mite, negli enti locali, ma ormai sfumata l’ipotesi di un Referendum costitutivo, surrogata dal “buon senso” che ha consentito, ormai in extremis, l’accordo su un investimento indispensabile per creare il sistema di trasporto integrato provinciale (anticipando, peraltro, il solito attacco della stampa nordista alla incapacità di utilizzare i fondi europei!), resta il problema di organizzarsi al meglio per ridurre al minimo i disagi e preservare così la qualità della vita di tutti i cittadini. Ma c’è in più un altro aspetto ineludibile che fa nascere preoccupazioni rispetto all’attuazione di un progetto di quasi 200 milioni di euro e riguarda la legalità della sua gestione, delle gare d’appalto fino alle sub commesse e alla direzione lavori, tutti aspetti che in Calabria sono sempre a rischio. Si era accennato all’assistenza preventiva e al coinvolgimento dell’Anac guidata da Raffaele Cantone. E’ giunto il momento che questo nostro auspicio possa diventare tempestiva certezza se si vuole evitare che al primo intoppo il cantiere si debba fermare e la realizzazione di questa opera durare un’eternità.

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