‘A Rende e per Rende decidono i rendesi’

L’associazione Aria Nuova vuole farsi promotrice per l’istituzione di un comitato per il “no alla città unica” e chiede ai cittadini e alle altre associazioni di unirsi in questa battaglia ideale a difesa della storia e del territorio rendese

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    L’associazione “aria nuova” , interviene nel dibattito sulla città unica che da alcune settimane tiene banco sulla stampa locale. “il metodo usato dal sindaco di Cosenza, delibera di giunta e contestuale indicazione del nome, non è condivisibile. Decisioni così importanti che riguardano altri territori e così tanti cittadini non possono essere prese da pochi e calate dall’alto. Ci auguriamo che a rende non si voglia seguire lo stesso modus operandi. Non sappiamo, e poco ci importa, se nel programma elettorale del secondo mandato del sindaco occhiuto fosse presente tale progetto (probabilmente sì visti i passi intrapresi), sicuramente non lo era nel programma elettorale che l’avv. Manna e la sua coalizione hanno presentato ai cittadini di Rende, in occasione delle ultime elezioni amministrative, ottenendo una grande affermazione e una storica vittoria. Pertanto riteniamo che gli attuali amministratori, pro tempore, non siano titolati ad intraprendere una qualsivoglia iniziativa in questa direzione. Troppo importante è la posta in gioco. A maggior ragione in una fase, come quella attuale, di grande confusione amministrativa e nella fase finale della consiliatura. Nella prossima , ormai alle porte, competizione elettorale ne riparleremo: la questione verrà inserita nei programmi elettorali e si aprirà un dibattito e un confronto con i cittadini, gli unici titolati a conferire un mandato così importante. Questo per quanto riguarda il metodo. Nel merito della questione diciamo subito che non siamo d’accordo ad annessioni sic et simpliciter da parte della città capoluogo. A Rende e per Rende decidono i rendesi. Non è necessario annullare i municipi per rendere efficiente la macchina amministrativa. Ai cittadini interessa l’efficienza e la funzionalità dei servizi. E la gestione degli stessi può avvenire in maniera integrata e condivisa tra due e più comuni contermini. Oggi gli strumenti legislativi ci sono e parlano appunto di gestioni associate, unioni tra comuni fino alla fusione, tappa finale di un processo lungo e complesso che non potrà prescindere dalla volontà espressa tramite referendum dalle comunità interessate. Se veramente l’interesse è il bene delle comunità amministrate, i due comuni dimostrino di saper gestire e migliorare i servizi che più interessano i cittadini: trasporti, rifiuti, eventi culturali e sportivi, una condivisa gestione del territorio. Senza bisogno di annullare i municipi, enti locali di prossimità tutelati dalla costituzione italiana. Senza annullare la storia di intere comunità. Storia di cui i rendesi sono fieri ed orgogliosi e che non permetteranno a nessuno di mortificare. Come associazione vogliamo farci promotori di istituire un comitato per il “no alla città unica” e chiediamo ai cittadini e alle associazioni, che condividono le nostre idee, di unirsi a noi in questa battaglia ideale a difesa della nostra storia e del nostro territorio. Il nostro slogan sarà: “a rende e per rende decidono i rendesi. Sì all’area urbana, non alla città unica”.

     

     

    Associazione culturale “aria nuova”

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