Le telecamere de ‘La vita in diretta’ RAI 1 a casa di Emanuele De Bonis

Si è interessato del caso Luca Faccio, blogger de Il Fatto Quotidiano

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    “Ogni volta che il giornalismo fa il suo dovere, ha onorato l’antico e originario compito: i giornalisti non dovrebbero raccontare solo come stanno le cose, ma come dovrebbero essere, diceva il saggio”. Questa volta il saggio in questione è Joseph Pulitzer, parafrasato dalla collega Francesca Lagatta, a proposito di un caso particolare, quello di Emanuele De Bonis, giovane di Scalea, affetto da adreleucodistrofia con tetraparesi spastica. Malattia che lo costringe a letto e che esige la dedizione totale della madre, Anna, sola, perchè abbandonata dalle istituzioni. Pulitzer vale perchè, di fronte a situazioni umane come queste, non si può rimanere indifferenti, come semplici cittadini e di più come giornalisti, in quanto l’assenza di sostegno economico per una famiglia che quotidianamente vive sulla propria pelle la disabilità di un proprio caro chiama in causa la coscienza individuale e punta il dito sulle omissioni e l’indifferenza di quanti dovrebbero prodigarsi per risollevarla.

    Dopo aver letto, quindi, il servizio della giornalista Lagatta, per cosenzainforma.it la collega Tania Paolino si è subito attivata, informando della questione Luca Faccio, blogger de Il Fatto Quotidiano, sensibile e impegnato su questo fronte, quello dei diritti negati. Luca Faccio ci aveva precedentemente contattati per un articolo pubblicato dalla nostra testata su un altro caso, che sta seguendo insieme con la collega, dando per Emanuele la sua totale disponibilità: oggi una troupe della nota trasmissione La vita in diretta sarà a casa di Anna e nella puntata del pomeriggio porterà all’attenzione di tutti il caso di Emanuele. Siamo felici di aver dato il nostro piccolo contribuito, ma saremo ancora più felici se apprenderemo che i sordi stanno iniziando a sentire. 

    C. I. 

     

     

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