Fondi ex Gescal. Parentela (M5S) punta il dito contro Oliverio

“Non passi inosservato nel silenzio della politica il sequestro di beni per 800mila euro a sei persone tra gli indagati”

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    «Non passi nel silenzio della politica il sequestro di beni per 800mila euro a sei tra gli indagati nell’inchiesta sull’uso distorto dei fondi ex Gescal». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Il caso fu svelato dal Corriere della Calabria e oggi è sotto la lente della magistratura. Il fatto che il sequestro preventivo sia stato disposto, tra gli altri, per il vicepresidente del Consiglio regionale, Pino Gentile, e per vertici amministrativi di allora, Antonio Capristo, Antonino Daffinà e Domenico Pallaria, non solleva da responsabilità politiche il governatore Mario Oliverio».

    «Infatti – ricorda il parlamentare 5stelle – gli avevo formalmente contestato l’annunciato avvio di indagini interne in materia di Aterp, nello specifico non accompagnato da risultati concreti né da un azzeramento della collegata dirigenza regionale».

    «L’indagato Pallaria – incalza il deputato M5s – mantiene uno strapotere nell’ambito dei Lavori pubblici ed è fra i dirigenti quattro stagioni che, con le mani ovunque, dal servizio idrico all’edilizia ospedaliera, va bene per destre e sinistre e resta inamovibile, oltre che incompatibile».

    «Questa nuova vicenda – conclude Parentela – conferma che Oliverio vende soltanto fumo e che non vuole intervenire nei settori amministrativi strategici. Benché sia inopportuno, per puro opportunismo preferisce lasciare la vecchia guardia in postazioni di comando».

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